Dal Magazine “Scienziati nel Pallone” 

 

SAN BENEDETTO – Quante volte al giorno un residente di San Benedetto o dei paesi limitrofi si lamenta della viabilità? Quanto tempo impiega un cittadino per trovare parcheggio o attraversare San Benedetto verso altre destinazioni?

La normalità prevede spesso lo stesso tempo di percorrenza per raggiungere Ascoli Piceno o Porto San Giorgio, raggiungibili in un tempo oggettivo che si aggira intorno alla mezz’ora. Ecco che, prendendo ad esempio, un utente, che da Cupra Marittima deve raggiungere la sede di lavoro a Porto d’Ascoli (13 km per un tempo stimato intorno ai 15 minuti), si ritroverà frequentemente imbottigliato nel traffico e in lunghe code. Il risultato è che la permanenza in macchina, nel migliore dei casi, si raddoppia.

San Bendetto, con i suoi quasi 50 mila abitanti, deve certamente fare i conti con un problema di sovraffollamento reale che non è relegabile solo all’afflusso di numerosi turisti durante la stagione estiva. Alcune famiglie hanno almeno due macchine, tolti gli anziani che magari non guidano più e si spostano in bici, insieme a chi lavora in altre parti di Italia ed è spesso fuori città e, infine, chi usa mezzi di trasporto pubblici, è accettabile pensare che in circolazione e nei garage ci siano fra le 30 e 40 mila vetture.

Si potrebbe anche affermare che San Benedetto, pur essendo un piccola città, ha il difetto per eccellenza delle grandi città come Milano o Roma.

Un traffico che non finisce mai, anche oltre le ore di punta. Pensare di trovare la strada con uno scorrimento sostenuto è ammissibile solo nelle prime ore del pomeriggio dalle 14 alle 15 o intorno all’orario di cena e durante la notte. Inutile ricordare quanto la stessa strada statale, nel tratto sambenedettese, sia stretta, praticamente va restringendosi mano a mano che ci si allontana da Grottammare.

Oltre a pensare di poter pianificare interventi effettivi volti a rendere la strade più funzionali, si può sensibilizzare la popolazione a non abusare della macchina e, anzi, a spostarsi in modo più sostenibile qualora il luogo di lavoro sia raggiungibile con mezzi pubblici.

Un’altra cosa che, invece, può e deve essere fatta immediatamente è perfezionare la gestione del traffico e assicurare il controllo della viabilità. Nel dettaglio, ad esempio, nei giorni di mercato o nel weekend è inaccettabile lasciare le strade principali che attraversano il centro in balia di automobilisti, ma anche pedoni. Infatti l’abitudine dei pedoni di attraversare in maniera continuata, lato est, porta alla formazione di code che si estendono ben prima del sottopasso che collega il lungomare al centro cittadino. Dove sono i Vigili Urbani? Impossibile vederli, eppure un supporto di questo tipo è non solo immediato, ma anche garantisce un discreto deflusso.

La viabilità a San Benedetto è, dunque, un grande problema, che a lungo andare può scoraggiare a raggiungere la città per un’uscita serale o, di più, per una vacanza. Una criticità che splende alla luce del sole, sotto agli occhi di tutti e che merita di essere assolutamente considerata.