Foto e video di Giancarla Perotti

Porto SBT

SAN BENEDETTO – “I marittimi sono tra i membri meno visibili di tutta l’umanità. Eppure, è attraverso i loro sforzi invisibili che possiamo far fronte a molte delle nostre necessità”, Così ha scritto il Cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale in occasione della Domenica del Mare 2024, giornata che si celebra ogni anno nella seconda domenica di luglio.

Le comunità cattoliche di tutto il mondo pregano per coloro che lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro. C’è bisogno di richiamare l’attenzione su uno dei settori di cui si parla poco e a volte ci si imbatte in ingiustizie. Ecco perché la Chiesa si prende cura, accompagna e difende i lavoratori e come dichiara il Cardinale Czerny: “è meraviglioso quando i volontari, i cappellani e i membri delle chiese locali portuali, che si impegnano nella pastorale marittima, difendono la dignità e i diritti dei marittimi”.

La Chiesa ha avuto origine e si è diffusa in tutto il mondo attraverso il mare. Gli apostoli salpando e approdando in porti lontani hanno portato la Buona Notizia fino agli estremi confini della Terra. L’esperienza di allora può essere di ispirazione anche per la Chiesa di oggi. Infatti, evidenzia il Cardinale: “ogni nuova imbarcazione che arrivava significava maggiori incontri e scambi, maggiore apertura alle novità e alle immense possibilità che si aprivano oltre le coste locali”.

La Pastorale del Mare è un’iniziativa della Chiesa Cattolica dedicata al supporto spirituale, morale e pratico per le persone che lavorano in mare o che sono legate alla vita marittima, come i marinai, i pescatori, i portuali e i loro familiari. Questa pastorale si occupa di fornire assistenza alle comunità marittime, spesso costituite da persone lontane dalle loro famiglie e che vivono in condizioni di isolamento e sacrificio.

Continuando il nostro servizio sui marittimi e sulla pesca, abbiamo incontrato e intervistato l’assistente spirituale e responsabile della pastorale del mare della diocesi di San Benedetto, don Giuseppe Giudici, nonché parroco della parrocchia san Nicolò di Bari di Acquaviva Picena che ci ha presentato l’impegno della Pastorale del Mare della nostra Chiesa locale che include: Assistenza spirituale, celebrazione di messe, altri sacramenti, consulenza e sostegno spirituale per coloro che ne hanno bisogno. Don Giuseppe spiega in che cosa consiste la pastorale del Mare: “È l’attenzione che la Chiesa dà a tutta la gente di mare. Nel caso del Porto di San Benedetto, essendo un porto quasi esclusivamente peschereccio si tratta di un’attenzione che la Chiesa dà, non solo a livello spirituale, ma anche a livello sociale perché in questi tempi i pescatori vivono un momento di crisi e di insicurezza”. Continua don Giuseppe: “Nel nostro porto sambenedettese, dato che abbiamo anche la cantieristica, cioè il cantiere che costruisce, ripara e demolisce le navi, sono presenti anche i proprietari degli yacht e persone che vengono a fare manutenzione da tutta Italia, anche a loro facciamo sentire la presenza della Chiesa e cerchiamo di farci carico delle loro necessità”. Secondo il presbitero Giudici oggi le problematiche che riguardano la vita del mare sono diverse prima fra tutte si segnala la mancanza di un cambio generazionale che non è soltanto riferito alle persone di San Benedetto ma anche di altre località. Un altro problema citato dal responsabile della pastorale del mare riguarda le giornate di pesca, le norme europee molto restrittive, il caro carburante, il reperimento dei motoristi e dell’equipaggio. “Non abbiamo un programma annuale, ma delle date fisse che ricorrono annualmente come, per esempio, la festa della Madonna della Marina”, la festa di San Francesco di Paola”.

(https://www.youtube.com/watch?v=tKSKHD7a38k),

 (chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.comunesbt.it/museodelmare/Engine/RAServeFile.php/f/San_Francesco_di_Paola.pdf).

Una nuova tradizione si sta consolidando” riferisce don Giuseppe: “Un momento di festa insieme, organizzato durante il fermo biologico della pesca proprio al porto. Poi durante l’anno ci sono diversi incontri e uscite. Alcuni marittimi hanno partecipato a dei convegni. Il 90% dell’attività pastorale si svolge al porto stando sulla banchina vicino ai pescatori quando tornano e riassettano le reti”. Giudici incontra anche le famiglie soprattutto nella festa di san Francesco di Paola che si svolge il martedì dopo Pasqua.

Il 18 gennaio 2020, una delegazione di pescatori di San Benedetto è stata ricevuta da papa Francesco.

I pescatori sambenedettesi hanno iniziato a raccogliere la plastica in mare. Il progetto oltre ai marittimi hanno avuto altri stakeholders, tra cui il Comune, la Picena Ambiente, la Capitaneria di Porto, l’Autorità portuale e per questo motivo tramite il responsabile della pastorale è stata fatta richiesta di un’udienza privata al Sommo Pontefice. Don Giuseppe Giudici puntualizza che: “Il motivo della richiesta al Papa dell’udienza privata e della sua successiva concessione è stato proprio il fatto della raccolta della plastica in mare. Il pontefice quando è venuto a conoscenza di questo progetto più volte ne ha parlato e lo ha citato in diverse interviste” continua don Giuseppe: “Papa Francesco ci ha accolti con parole di incoraggiamento e dato che eravamo pochi, ci siamo sentiti in famiglia. I partner coinvolti nel progetto non sono stati soli i pescatori, ma anche la Picena Ambiente. La bellezza di questo progetto è stata proprio la sinergia che si è creata tra gli stakeholder. È stata una bella occasione per condividere questa attenzione per l’ambiente. È stato il primo progetto di questo genere, un progetto pilota. Oggi altre marinerie stanno seguendo questo esempio e ne siamo contenti”.