SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ appena uscita, a cura della casa editrice Mauna Kea di San Benedetto, “Nella capanna di Medicina. Visibile e invisibile nelle tradizioni native nordamericane”, la nuova opera dell’ antropologo Francesco Spagna, che qualche giorno fa è stato ospite del Festival Letterario “Riviera delle Palme“, organizzato a San Benedetto dall’associazione Omnibus Omnes.

Francesco Spagna insegna da oltre vent’anni Antropologia Culturale all’Università di Padova e ha svolto viaggi etnografici presso comunità native nordamericane negli Stati Uniti e in Canada. Negli ultimi decenni ha compiuto ricerche presso le comunità straniere a Padova e ha lavorato nell’ambito dell’accoglienza dei migranti. Ha pubblicato circa una settantina di volumi tra libri e articoli.

Nella capanna di Medicina” è un’ opera illuminante, che segue “Sulle orme della tradizione. Gli Indiani d’America e noi”, pubblicata l’anno scorso sempre dalla Mauna Kea; un volume che costruisce un percorso interpretativo su diversi aspetti della storia e delle tradizioni spirituali dei Nativi Americani: la cerimonia di iniziazione sciamanica Midewiwin, la figura mitologica del Trickster, l’ antica civiltà dei Mounds, i trattati stipulati con il governo degli Stati Uniti e molto altro ancora. La loro “tradizione” non è indietro nel tempo, ma è qui, intorno a noi, ed è una fonte di vita alla quale possiamo attingere sempre,  quindi, medicina. Le loro tradizioni sciamaniche, riscoperte e reinterpretate, mettono in comunicazione il nostro tempo presente con un tempo ancestrale, comune a tutta l’umanità. Il concetto di “tradizione” dei Nativi Americani, dunque, viene inteso e affrontato da Francesco Spagna come un deposito sapienziale di risorse di cultura popolare in cui il benessere, che occupa un posto centrale e determinante, non può essere rimandato, ma va colto nel suo accadere.

Nella capanna di medicina