Video e foto di Giancarla Perotti

SAN BENEDETTO – Riteniamo opportuno pubblicare altre informazioni utili ai cittadini riguardo il progetto strutturato dal titolo “Rafforzamenti dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione dei pazienti degli A.T.S. 21, 22, 23” presentate nella Conferenza Stampa del 21 ottobre, presso la sala Convegni dell’ospedale Madonna del Soccorso. Per la realizzazione dei L.E.P.S. (Livelli Essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali) “Dimissioni Protette”. Si tratta di una dimissione da un contesto sanitario che prevede la continuità di assistenza e cure attraverso attività concordate tra il medico curante, i servizi sanitari dell’A.S.T. di appartenenza e i servizi sociali territoriali dell’Ente locale.

I L.E.P.S. sono organizzati e realizzati al livello territoriale dagli Ambiti Sociali Territoriali che costituiscono la sede necessaria nella quale programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento degli stessi L.E.P.S.

Il paziente può essere dimesso e tornare nella propria abitazione pur restando in carico al Servizio Sanitario Nazionale e seguito per un periodo di tempo da un’adeguata assistenza socio-sanitaria. In sintesi è un insieme di attività che costituiscono il processo di passaggio organizzato di un paziente dall’ambiente ospedaliero a un ambiente di cura di tipo familiare in modo da garantire la continuità assistenziale e promuovere percorsi di aiuto a sostegno della salute e del benessere della persona tramite interventi coordinati tra ambito sanitario e sociale.

La pianificazione della dimissione avviene in modo multidisciplinare prima che il paziente sia dimesso, grazie alla sinergia tra servizi sociali e servizi sanitari coinvolti nel processo di assistenza e/o cura.  La dimissione protetta riduce il rischio di riammissione istituzionalizzata nei pazienti anziani, disabili e fragili.

Il servizio prevede un O.S.S., affiancato da un familiare/caregiver con 18 ore per 2 settimane. Dopo 2 settimane altre 12 ore per 2 settimane, per un monte ore massimo complessivo di 60 ore per ciascun paziente da erogare in un tempo massimo complessivo di 4 settimane.

Tra gli obiettivi da raggiungere si evidenzia la riduzione del numero dei ricoveri presso gli ospedali liberando così risorse economiche, professionali e strumentali che possono essere utilizzate per la risposta al bisogno assistenziale delle persone fragili.

Le ore di assistenza sociale ad Ambito Territoriale Sociale:

ATS 21 1.267,20
ATS 22 1.267,20
ATS 23 633,60
TOTALE ORE 3.168,00

Tutte le attività devono concludersi entro e non oltre il 30 marzo 2026.