SAN BENEDETTO- A ridosso dell’evento che si terrà il 21 agosto 2024 presso il Parco Wojtyla abbiamo intervistato, a Culturando, la giovane e promettente chitarrista Sonia Infriccioli che ha pensato e proposto l’iniziativa del Festival musicale sambenedettese, giunto alla sua 3^ edizione

“L’dea è nata come proposta da fare al comune di San Benedetto per far conoscere questo tipo di musica cioè il Manouche alla cittadinanza, anche ai turisti e a chiunque perché, avendolo studiato ed essendomene appassionata, ritenevo che potesse essere una buona opportunità per promuoverlo. Personalmente l’ho conosciuto nel 2015 abbastanza casualmente perché al liceo c’erano dei ragazzi più grandi che lo suonavano e ascoltandolo poi chiedendo loro qualche informazione, mi sono appassionata e ho fatto due anni di lezione” ha affermato la nostra ospite

“È un genere che conoscevo relativamente e poi grazie anche a questo Festival l’abbiamo appoggiato come associazione. Il jazz già è ritmo, aggregazione, improvvisazione. Già di suo il jazz, in generale, è molto bello ma questo in particolare perché ha delle sonorità veramente coinvolgenti. Il pubblico delle passate edizioni era molto eterogeneo e si vedeva proprio che anche chi non conosceva questo genere si avvicinava con grande stupore tanto è vero che i numeri sono andati sempre a crescere negli anni. Quest’anno con artisti di questo calibro si prevede sicuramente un’affluenza ancora maggiore tanto più che l’ingresso è libero” ha aggiunto Elio Giobbi

Parlando dei valori che questa musica traghetta, il presidente di Assoartisti ha affermato: “Il jazz in particolare è fatto di rispetto del musicista, dell’altro e porta anche dei valori proprio storici, anche di aggregazione, valori culturali ma anche sociali”. Sonia Infriccioli ha sottolineato poi che “C’è una componente di spontaneità abbastanza importante nel senso che, essendo questo genere derivato anche da una tradizione gitana,  in qualche modo la gente del pubblico, percepisce questa componente molto spontanea e genuina per quanto riguarda il ritmo e le melodie e ne viene colpita oltre che l’ improvvisazione e la creatività. Diciamo che è un genere musicale di nicchia però che poi coinvolge quasi subito proprio per questi valori qui”

L’evento, che vedrà la partecipazione del noto trio composto da Adrien Moignard, uno dei più autorevoli esponenti del genere, Mathieu Chatelain alla chitarra ritmica e William Brunard al contrabbasso, sarà presentato dal giornalista Antonio Di Salvatore che anche nelle precedenti edizioni ha contribuito alla realizzazione e alla buona riuscita dello stesso