MARTINSICURO – Si è aperta con successo e ampia partecipazione di pubblico martedì 6 agosto, presso la Rotonda Las Palmas di Martinsicuro, l’ottava edizione del “San Benedetto International Film Festival-Un fiume per due mondi”, organizzata in collaborazione con il “San Beach Comix” – Festival del fumetto, cosplay e games“, il Concorso Letterario e Poetico Internazionale “MidnightDream” e il Format Nazionale di sceneggiatura cinematografica “MagicScreenPlay” e con il patrocinio e il sostegno dei comuni di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro.Presenti alla serata inaugurale il sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, e il vice sindaco di San Benedetto, Tonino Capriotti, che hanno entrambi sottolineato lo stretto rapporto tra le due città, gemellaggio che verrà ulteriormente rafforzato grazie alla costruzione del ponte ciclopedonale che unirà anche geograficamente le due località costiere e che in questa edizione il Festival ha voluto ricordare e omaggiare, anche in aderenza alla sua mission, che è quella di congiungere micro e macrocosmi umani, sociali e intellettuali e di implementare una rete di connessioni tra territori, regioni e città italiane.

La serata si è aperta con un dibattito su Walt Disney, coordinato dal professor Enrico Le Pera, esperto formatore CIPS, regista, sceneggiatore, critico e docente di Cinema presso l’Istituto “Albe Steiner” di Torino e la University of Study Abroad Consortium, cui hanno partecipato Valentino Coratella e Raffaella Grannò del “Sun Beach Comix“, che si sono occupati della valutazione delle opere audiovisive di animazione, e dove sono intervenuti i critici cinematografici Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri. In questa prima fase del dibattito è stato presentato il saggio di Mariuccia Ciotta “Walt Disney – Prima stella a sinistra” (Prefazione di Diane Disney Miller), che ha offerto l’opportunità di conoscere meglio il grande creatore e inventore del cinema di animazione.

“Volevo restituire a Disney la verità sulla persona, ma anche la statura artistica che meritava perché Walt Disney non è stato solo un regista di cinema per bambini – ha esordito la Ciotta. “Disney dava vita a tutti i suoi personaggi. Topolino è un essere vivente, oltre che un personaggio di carta, come pure tutti gli altri suoi personaggi. Mickey Mouse è nato, infatti, dopo la grande depressione ed è diventato un testimonial di Roosvelt che è riuscito a salvare l’America dalla crisi. Un modo creativo per uscire dalla depressione“. Walt Disney, ha spiegato Mariuccia Ciotta, è stato ingiustamente denigrato e male etichettato come anti sindacale, antisemita, razzista e persino ladro di disegni altrui. In realtà, ha sottolineato, era esattamente il contrario perché è stato anche, durante la sua vita, un ambasciatore di pace: “Trasformare il più schifoso e ributtante degli animali, un topo, in un personaggio positivo è stato il primo segno di apertura al diverso-ha, infatti, giustamente osservato Roberto Silvestri. “Un altro errore grave è quello di pensare che Disney sia un brand e che i film di Disney siano pieni di personaggi conformisti.  In realtà, i suoi personaggi sono, al contrario, fuori dalla norma. Penso che la Disney dovrebbe ritrovare quella vocazione magica del suo fondatore – ha concluso la Ciotta.

Il secondo dibattito della serata, sempre coordinato dal professor Le Pera, si è incentrato sul grande attore e regista Clint Eastwood e sulla presentazione del libro “Spettri di Clint – L’America del mito nell’opera di Eastwood” di Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri. Per l’occasione, è stato anche proiettato il cortometraggio girato nel 1983, per la regia di Clint Eastwood su soggetto di Steven Spielberg, dal titolo “Vanessa in the garden“. “Clint Eastwood inizia a fare cinema per riscrivere la storia americana, per fare giustizia, e nei suoi film c’è sempre qualcosa di spettrale – ha spiegato Mariuccia Ciotta. “Il libro è una lettura dell’America attraverso i suoi film. Clint voleva fare il musicista jazz e questa passione l’ha riportata nel suo cinema, che non ha una narrazione classica, ma segue il ritmo del jazz.” E a proposito del rapporto tra Eastwood e il cinema italiano, Silvestri ha ricordato: “De sica ha insegnato molto a Eastwood, che è rimasto un regista quasi classico sia grazie a Sergio Leone che a Vittorio De Sica, da cui ha ereditato il montaggio classico, il racconto perfetto, la capacità di sintesi e la spettralità, che deriva anche questa dal cinema italiano”.
Nel corso della serata sono stati proiettati i primi quattro corti in concorso: “Wasted” di Tobia Passigato, “Cosenza in testa” di Caterina Misasi, “Non c’è tre senza due” di Antonio Esposito, “Kill me baby” di Carlo Andrea Maucci e Fabio Sieni.

Apertura San Benedetto Film Festival a Martinsicuro

Il secondo appuntamento è per stasera, mercoledì 7 agosto, sempre alle 21, presso la Rotonda Las Palmas di Martinsicuro. Dall’8 agosto, invece, il Festival si sposterà a San Benedetto del Tronto con una prima serata all’Auditorium Tebaldini e le ultime tre serate presso la Palazzina Azzurra.