SAN BENEDETTO-Ristorati, a tratti, da un leggero e piacevole venticello, coloro che sono intervenuti presso il Circolo Nautico, nella calda serata del 2 agosto ’24, hanno potuto assistere ad un nuovo evento organizzato dall’associazione culturale I luoghi della scrittura nell’ambito della rassegna “Incontri con l’autore”. Lo scrittore, giornalista e saggista siciliano Lirio Abbate ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo Demoni dialogando con Eliana Narcisi
“Sono demoni proprio per questo, perché è una situazione diversa da quella in cui siamo abituati a vederli, mediaticamente e cinematograficamente parlando, quindi ci sono delle mafie autoctone e criminali che nascono adesso e hanno un unico obiettivo: fare business, grande business. Business è narcotraffico, è flusso di denaro che deriva dalla cocaina che arriva nella capitale e che rifornisce altre città. Questi narcotrafficanti hanno anche il potere della corruzione attraverso la quale riescono ad ottenere anche quello che non si può. Io li definisco i demoni perché è un gruppo che fa violenza e che fa male alla società” sono alcuni passaggi dell’esordio di Lirio Abbate che ha portato i presenti in un mondo oggi purtroppo reale, spiegando alcuni meccanismi che caratterizzano la malavita nella capitale e in altre città italiane
Il libro racconta infatti quanto sta accadendo dagli ultimi 15 anni a Roma e prende in esame quattro omicidi tra cui quello di Piscitelli rispetto al quale il giornalista ha affermato “ In questo racconto che faccio nel libro, c’è anche l’omicidio di Piscitelli, leader anche di alcuni tifosi ultrà della Lazio e che ha sfruttato il calcio e la tifoseria per un interesse personale deviando alcuni giovani tifosi e portandoli a una violenza che non è tipica né delle società sportiva a cui sono legati né al tifo calcistico. Fabrizio Piscitelli lo racconto per due semplici motivi: per farvi capire che le cattive amicizie, ieri come oggi, influiscono tantissimo nella nostra vita, in quella dei nostri figli e dei nostri amici perché lui non arriva da una famiglia di criminali, a differenza di quelli che ha frequentato. Anzi i suoi genitori sono due poliziotti della polizia penitenziaria, la sorella un’impiegata nel ministero dell’Interno, il fratello un alto funzionario che lavora al Ministero della Giustizia, persone per bene che rispettano le regole e indossano una divisa. Lui invece si invaghisce del capoclan Michele Senese, del suo clan e della loro idea criminale e politica. Inizia a seguire questi estremisti di destra e sceglie un’altra strada. Le cattive amicizie ci sono e qui è dimostrato. Così Fabrizio Piscitelli inizia a diventare altro rispetto alla propria famiglia. Poi racconto questo omicidio insieme ad altri tre e ad altri fatti criminali e di sangue, che si sono verificati negli ultimi anni a Roma, per farvi comprendere come questi omicidi sono di narcotrafficanti, soltanto per la droga, per l’accaparramento e la gestione di questo grande business. Questi omicidi sono eclatanti e questo piace perché loro ambiscono al consenso sociale. Questi, se ve lo dico in siciliano o in calabrese, sono delitti mafiosi. Siccome vengono fatti a Roma è complicato spiegarlo. Io li racconto per dare una linea e per comprendere meglio di che cosa stiamo parlando”
Tra gli argomenti trattati, molto interessante è la divisione fatta tra il mondo di mezzo, di sotto e di sopra e a questo proposito l’autore ha affermato: “Demoni fa parte di una trilogia a cui manca il terzo libro. Un filosofo criminale ha coniato questi tre termini spiegando che il mondo di sopra sono i colletti bianchi ma per operare hanno bisogno, attraverso il mondo di mezzo, del mondo di sotto che sono i criminali, la manovalanza e i demoni sono il mondo di sotto cioè la bassa manovalanza ma che fa i soldi ma non può aspirare a diventare il mondo di sopra”
Altri aspetti sono stati affrontati e a conclusione gli astanti hanno fatto diverse domande sui temi presi in esame permettendo allo scrittore di approfondire ulteriori aspetti riguardanti questa delicata e difficile realtà
Mimmo Minuto, presidente dell’associazione I luoghi della scrittura, contrariamente a come fa di solito, ha illustrato alla fine il nutrito curriculum di Lirio Abbate ringraziandolo per il suo intervento e il suo lavoro
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