
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo appuntamento a San Benedetto della rassegna “Parliamone!”, a cura della libreria Nave Cervo e nell’ambito degli eventi promossi dal Patto per la lettura del comune di San Benedetto del Tronto e del Centro per il libro e la lettura.
Giovedì 11 luglio, alle ore 21, presso la Palazzina Azzurra, Giuseppe Quaranta presenterà il libro “La sindrome di Ræbenson” (Blu Atlantide edizioni). Dialogherà con l’autore lo scrittore ed editore Matteo Trevisani.
Nato e cresciuto a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, Giuseppe Quaranta vive e lavora a Pisa come medico psichiatra. “La sindrome di Raebenson”, finalista al Premio Calvino 2023, è il suo esordio nella narrativa.
Protagonista del libro è Antonio Deltito, uno psichiatra, “un uomo alto e sgraziato”, che ricorda, al narratore di questa storia, “la figura dell’imprenditore Ambroise Vollard, immortalata nel ritratto colmo di sfaccettature che gli fece Picasso”. Altrettanto pieno di enigmi e sfumature sembra essere il disturbo psichico che improvvisamente comincia ad affliggerlo. Una serie di amnesie, un’alterazione nella visione dei colori, e sbalzi umorali gravissimi sono solo i primi segni di un declino inarrestabile che porterà alla frammentazione della sua mente in “pezzi di vetro, scintillanti e amorfi”. Durante uno dei molti ricoveri ospedalieri, però, lui fa una rivelazione: dice di sapere esattamente cosa lo affligge, ovvero la sindrome di Ræbenson, un disturbo che non compare in nessuna classificazione diagnostica e sulle cui tracce, a detta dello psichiatra stesso, ci sono da tempo degli studiosi, i ræbensonologi, che hanno a cuore soprattutto che la malattia rimanga celata agli occhi del mondo: chi ne soffre sarebbe, infatti, incapace di morire di morte naturale. Affascinante e inclassificabile tanto quanto lo strano morbo che illustra, “La sindrome di Ræbenson” è la straordinaria ed erudita opera di un giovane scrittore che, sulla scia di maestri come Sebald, Borges e Nabokov, porta il lettore a chiedersi cosa sia possibile conoscere veramente della mente altrui e quale sia il significato ultimo, se esiste, del nostro passaggio sulla terra.
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