SAN BENEDETTO – Il Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto si conferma istituto Eco-Schools particolarmente attento all’ambiente e alla tutela e valorizzazione delle sue risorse. A darne ulteriore prova la giornata del 4 giugno scorso quando due eventi distinti, ma legati dallo stesso spirito, si sono svolti in successione negli ambienti della scuola che per realizzarli ha collaborato con l’Amministrazione Comunale di San Benedetto e l’Università Politecnica delle Marche UNIVPM.
Ad aprire la mattinata il seminario di presentazione del nuovo corso di laurea “Management per la Valorizzazione Sostenibile delle Aziende e delle Risorse Ittiche” tenuto, alla presenza degli studenti delle classi quinte, dal professore dell’ateneo Andrea Perna. A fare gli onori di casa la Dirigente Scolastica, Stefania Marini; a sottolineare il sostegno dell’Amministrazione alla novità accademica riservata a San Benedetto il Vicesindaco della Città, Antonio Capriotti. Un appuntamento di rilievo, per i maturandi del Rosetti, considerata la valenza orientativa della presentazione.
Di seguito, nell’area interna del Liceo, si è svolta l’inaugurazione del “Giardino della biodiversità”, attività inserita nel progetto Eco-Schools. Dopo i saluti della dottoressa Marini è intervenuto il vicesindaco Capriotti. Coinvolta anche la Provincia di Ascoli Piceno (rappresentata dall’ing. Pagliarini), cui sono andati i ringraziamenti dei presenti, per il sostegno al progetto nella fase di avviamento alla preparazione del terreno e messa a dimora delle specie selezionate.
Protagonisti come sempre gli studenti, in questo caso la classe 3D che ha curato l’intero progetto dalla progettazione dell’aiuola, alla descrizione delle specie botaniche (con la collaborazione delle classi 2D e 2G) alla rappresentazione grafica; il tutto sotto la guida delle docenti di classe di Scienze naturali, Stefania Buttafoco, e di Disegno e storia dell’arte, Sara Tosti.
L’attività fa riferimento in particolar modo a due specifici aspetti del programma Eco-Schools, ossia ‘biodiversita’ e ‘aree verdi scolastiche’. Il progetto “Il disegno della biodiversità” nasce infatti dall’idea di valorizzare gli spazi verdi esterni alla scuola per offrire l’opportunità di “outodoor education”, attraverso la realizzazione di aiuole che possano favorire gli insetti impollinatori quali operai di biodiversità e collegare in modo immediato e visibile la bellezza della natura alla biologia, all’arte, alla matematica.
Partendo da questo principio, dall’unione della sequenza di numeri 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34…, sequenza che dà vita alla famosa spirale aurea, visibile tra le armonie che propone la natura, e il luogo ove la densità della biodiversità raggiunge i livelli massimi, è stato progettato il giardino. L’aiuola principale è stata suddivisa in due parti, attraverso un percorso calpestabile che disegna la spirale aurea e fiancheggiato da cespugli di lavanda, che vanno a fondersi l’una con l’altra. Nella prima sono state piantumate specie aromatiche caratterizzate dalla presenza di oli essenziali ed essenze odorose intense tra cui rosmarino, timo, origano e lavanda; nella seconda parte piante mellifere, con fioriture stagionali tra cui l’elicriso, il biancospino, la buddleja detta anche ‘albero delle farfalle’, in quanto queste, insieme ad altri insetti, vengono attratte dalla spettacolare fioritura e dal profumo dei fiori; la gaura chiamata anche ‘piuma di farfalla’ per via dei caratteristici esili fusti e fiori simili a farfalle, che si muovono ad ogni soffio di vento.
Nel fulcro della composizione è stato posizionato un ciliegio, albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae, scelto per arricchire il giardino di pura bellezza con la sua fioritura primaverile; una pianta ornamentale e simbolica, longeva e produttiva, in perfetta armonia nella natura. L’allestimento del giardino si completa con dei pannelli grafici con l’indicazione della nomenclatura binomiale e dei disegni botanici delle specie selezionate, realizzati dagli studenti. Tramite qrcode è, inoltre, possibile accedere alle schede botaniche delle singole specie e collegare le rappresentazioni grafiche alla descrizione botanica, sottolineando l’importanza del disegno come strumento per analizzare la natura. Un modo sia per offrire supporto all’attività scientifica, sia per divulgare la conoscenza naturalistica, essenziale alla tutela dell’ambiente e alla biodiversità.
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