Che deontologia! Giornalistica chiaramente. Mi ha meravigliato leggere, ma mica tanto a dir la veritá, sul Corriere Adriatico dichiarazioni virgolettate senza citare… chi parla.

Ho letto in un articolo firmato da Alessandra Clementi che una parte di tifosi (all’inizio una parte poi soltanto ‘i tifosi’, quindi ignoti nel proseguo del testo), ha condiviso il pensiero del presidente della Sambenedettese Calcio, con parole virgolettate di ben 45 righe, alle quali è stata pubblicata la risposta con 34 righe, sempre virgolettate ma firmate con nome e cognome del sindaco Antonio Spazzafumo.

Una riflessione è d’obbligo: chi è che parla a nome dei seimila spettatori (anche loro tifosi come il sottoscritto, del resto)? Quando si riportano dichiarazioni virgolettate è indispensabile capire chi le fa. Non basta scrivere ‘una parte di tifosi’.

Sappiamo infatti che anche gli ultras della curva hanno correnti e sigle diverse, di quale parti si tratta? Quanti sono rispetto agli altri presenti in curva e a quelli presenti in Tribuna ovest e in tribuna est? Generalizzare la parola ‘tifosi’ con frasi e opinioni come fossero di tutti è gravissimo oltre che deontologicamente sbagliato. Pregherei quindi l’autrice dell’articolo a precisare. Potrebbero esserci (ci  sono) tifosi che non condividono parole messe anche sulla loro bocca.

Una “parte di tifosi” (oltretutto ignota) potrebbe significare quelli della tribuna est, della tribuna ovest, di un gruppo con tanto di nome di chi frequenta la curva, fra i quali gli autori di striscioni intimidatori, offensivi e disgustosi (firmati Curva Cioffi), di coloro che la primavera scorsa hanno urlato ai giocatori “Se giocate vi ammazziamo” o di coloro che hanno messo sterco davanti alla redazione del nostro giornale o di coloro che hanno offeso il sottoscritto con urla a dir poco volgari e incivili o di quella parte della curva nord che ha mandato piú volte ‘a quel paese’ il sindaco di San Benedetto del Tronto.

La giornalista Clementi deve far sapere a tutta la cittá con chi ha parlato. Insomma, se la parola generica ‘tifosi’ gli è stata imbeccata (spero di no) o se è stata una sua iniziativa. Generalizzare è sempre sbagliato e tanto piú lo ritengo un abuso rispetto agli altri almeno 30 mila tifosi sambenedettesi che… potrebbero non condividere. Un’appropriazione indebita di una categoria e del pensiero altrui senza nemmeno un’assemblea o qualcosa di simile. Per non parlare di forzature alle quali il nostro territorio si è sempre tenuto alla larga. E vuole continuare cosí. Non avviciniamoci! Grazie.