MEDIO ORIENTE – Israele compiendo questa azione ha avvertito gli iraniani che la sua forza militare è in grado di colpire nel loro territorio senza essere intercettata, al contrario di quel che è successo sabato scorso al suo avversario.
L’attacco ha rivelato in questo modo una completa conoscenza della topografia militare iraniana, cioè della dislocazione degli obiettivi da colpire, e di quelli da evitare.
L’attacco non è stato ‘visto’ dai paesi sorvolati dagli ordigni israeliani, nessuno dei quali ha potuto o voluto intervenire, a differenza di quel che è successo con il lancio dei missili e droni da Teheran cinque giorni prima.
Lo scopo di ammonimento della risposta israeliana, e la cura sottolineata nell’evitare vittime, costituiscono solo in parte una notizia rassicurante. E’ sotto gli occhi di tutti che Israele non considera quella delle scorse ore l’ultima replica a Teheran.
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