MARCHE – La ridotta attività della farmacia dell’ospedale di San Benedetto, nei giorni festivi, impone di dedicare maggiore attenzione sulla funzione svolta – da molti anni in ambito regionale – dalle farmacie di comunità che distribuiscono, per conto del servizio sanitario , farmaci in regime DPC .

Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche, ricorda che “la regione Marche è stata, molti anni orsono, tra le prime ad interpretare in maniera innovativa l’esigenza di raggiungere i cittadini sul territorio, utilizzando la capillarità delle farmacie: il modo più intelligente per dare risposte immediate alle esigenze di salute della popolazione, specie i più fragili e coloro che risiedono a distanza dai poli ospedalieri”.

Ancora oggi è una certezza l’impostazione definita nelle 5 AST delle Marche: si è ottenuto un incremento dei punti di distribuzione di questi farmaci sul territorio, un consistente risparmio per le casse regionali, un servizio più efficiente erogato ai cittadini .

Patrizia Righetti, presidente di Federfarma Ascoli, pone l’accento sul fatto che “punto di forza della distribuzione dei farmaci “in nome e per conto”, è dispensare nelle farmacie, medicinali che, nel passato, gli utenti potevano reperire solo nelle strutture ospedaliere: i pazienti in terapia dopo un ricovero, possono infatti da anni ritirare farmaci specialistici, gratuitamente, in una delle oltre 500 farmacie territoriali, semplicemente esibendo la prescrizione”.

Quando si parla di sanità l’interesse si indirizza, sempre, all’aspetto economico, ma non sono da dimenticare anche i significativi vantaggi per il sistema sanitario della Regione in termini di risparmio ed efficienza, visto che molte sono le specialità farmaceutiche disponibili nelle farmacie, comprese nella distribuzione per conto .