SAN BENEDETTO – Riuscitissimo sodalizio tra pugilato e musica rock al Florentia rock live di Ragnola di Luca Trovarelli e Monica Maranci, che per un giorno si è trasformato in un piccolo Madison Square Garden.
La Ruffini Team, aiutata dalla Boxing Club Sbt, ha organizzato una riunione di pugilato mista Iba/Pro all’interno del noto locale di Ragnola, con sette match dilettantistici di alto livello che si sono susseguiti, intervallati da pezzi cult della musica rock.
Il primo di questi vedeva di fronte gli youth Gianluca Fiorentino dell’Ascoli boxe e Filippo Carrioli della Nike Fermo e ha visto la vittoria del fermano, che ha messo in mostra una boxe pulita, tecnica ed efficace che travalicava la sua giovane età. A seguire la fulminea vittoria di Mikel Mustaj dell’Ascoli boxe su Nicolò Albanesi sempre della Nike Fermo con match interrotto, forse per eccesso di zelo, per Rsc injury.
Match equilibrato invece tra Manuel Sacripanti della Ruffini Team e Loris Seferi della Pugilistica S22, con la vittoria che è andata al primo, ma un pareggio forse sarebbe stato più auspicabile. Vittoria pure per Alessio Falcioni, sempre della pugilistica di casa, contro Ayrton Verrocchio della Grossgym Chieti. L’incontro dilettantistico più avvincente della serata è stato, senza dubbio, quello tra Geky Bitossi della Ruffini Team e Lorenzo Tarquini della Boxing Club Sbt, due pugili pericolosi dai colpi pesanti che si sono fatti sotto senza risparmiarsi niente, mettendo in gioco sul quadrato anima e cuore. Alla fine Tarquini ha convinto di più i giudici, ma tanto di cappello al suo avversario.
Doppia vittoria, morale oltre che fattuale, per Ludovico Zagaglia della Boxing club Sbt contro il coraggiosissimo Giovanni D’Orsaneo della pugilistica Guardiagrele. Il diciassettenne Zagaglia, di eccezionali doti fisiche e talento naturale, tirato a lucido dal suo tecnico Alfredo Di Gennaro, ha manifestato al pubblico che la potenza non ha nulla da dimostrare, non infierendo sul suo avversario evidentemente meno dotato di lui, ma che si è messo alla prova con grandissima dignità.
Il giovane della pugilistica sambenedettese Alessio Marchegiani, che ha appena iniziato la sua carriera agonistica, ha perso contro il pugile più esperto Luca Di Crescenzo (di Guardiagrele), ma certe sconfitte a volte sono più emozionanti di tante vittorie, il cuore che ha mostrato Marchegiani fa presagire un futuro glorioso per lui.
A chiusura dell’evento, i due professionisti della Ruffini team, sono state le vere star della serata. Marcello Di Gennaro, giovanissimo ragazzo di appena vent’anni, ma con una lunga carriera alle spalle, come si evince dalla leggiadria con cui si muove sul ring, e Yacouba Said al suo secondo match senza canotta, ma già pronto per le sei riprese. Due bellissime vittorie: netta, fin dalla prima ripresa, quella di Di Gennaro che ha battuto in scioltezza il suo avversario Riccardo Mellone, più lento e disarmonico nei movimenti. Più combattuta e sofferta, invece, quella di Said contro Christofer Salvatore, in un incontro dal ritmo serrato e caratterizzato da scambi continui fino allo stremo, con il pugile di casa che ha portato una serie infinita di colpi al suo avversario che non ha mollato mai fino alla fine.
Grande soddisfazione per il tecnico Roberto Ruffini che, da solo e con grandi sacrifici, porta avanti una pugilistica che vanta una scuderia di ben cinque professionisti, fiori all’occhiello del presidente della Federboxe Marche Luciano Romanella, immancabilmente presente all’evento.
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