SAN BENEDETTO – Durante la trasmissione il dottor Pala ha chiarito che cos’è la nefrologia e di cosa si occupa questa branca di specializzazione della Medicina Interna che in particolare studia le malattie dei reni.
“I reni sono degli organi importantissimi, la loro funzionalità ha poi delle conseguenze a livello di tutti gli altri organi. Se essi non funzionano bene possono verificarsi problemi cardiaci, problemi di scompenso cardio-polmonare, inoltre ci possono essere problematiche a carico del colon, dello stomaco”. Ha esordito lo specialista: “Diciamo che noi nefrologi ci occupiamo di una branca della medicina interna che ha delle ripercussioni su altre branche specialistiche ecco perché è importante lavorare in équipes nell’ambito ospedaliero: pneumatologo, ematologo, urologo, cardiologo, perché il lavoro di gruppo permette di fare diagnosi di qualità per il paziente”.
Il dottor Pala ha spiegato che purtroppo c’è stata una programmazione deficitaria in Italia, a tutti i livelli, in quanto non è stata prevista la fuga che ci sarebbe stata dalla sanità, non è stata considerata l’età di pensionamento per tanti medici specializzati in nefrologia. Oggi i nefrologi sono in estinzione. Proprio per colmare questa mancanza vengono richiamati molti nefrologi in pensione per incarichi impegnativi per cui il dottor Pala nonostante neopensionato svolge ancora la sua professione presso l’ospedale Mazzoni di Ascoli occupandosi dell’ambulatorio dei trapiantati. Mentre presso Villa Pia a Roma è consulente ed è Direttore Sanitario del Centro Polispecialistico Villa Rosa compreso il Centro Dialisi di Tortoreto/Teramo. Insomma, il dottor Ettore Pala è un pensionato ultra impegnato!
Il Nostro, nella sua professione è stato uno specialista che si è distinto per la cura ai pazienti, e oltre ad essere un eccellente professionista è un medico sempre disponibile con tutti, che ha messo al centro della sua vita lo studio per la sua specializzazione con un unico fine: il bene delle persone.
Desidero ricordare che la nostra trasmissione ha due obiettivi:
– informare i web spettatori su tutto ciò che la scienza oggi offre per ben curare le malattie
– segnalare chi insieme alla professionalità ha dedicato tutta la sua vita e il suo tempo per il bene della persona.
Nei nostri giorni tutto ciò non è per nulla scontato. Oggi se la persona si sente male non può interloquire neppure con il suo medico di base perché deve prendere un appuntamento, che solitamente prima di 10/15 gg non si può ottenere. Oggi non è più possibile neppure fare diagnostica a pagamento se non si aspettano mesi. Oggi i medici non rispondono neppure al telefono. Quindi il nostro dovere è quello di essere grati a specialisti del calibro del dottor Pala che c’è sempre con le sue tante competenze e attenzioni spese per tutti.
“Mi preme sottolineare che mancano gli iscritti alla specializzazione di nefrologia, per esempio quest’anno a Chieti gli iscritti del primo anno di nefrologia sono pochissimi. In prospettiva siamo molto preoccupati per la nostra branca di medicina che oltre ad essere importante è anche molto affascinante per tutte le sfaccettature che essa comprende”.
Il nostro ospite ha presentato le tre funzioni dei reni, una delle quali è quella dell’equilibrio idro-elettrolitico: cioè il nostro organismo produce una serie di sostanze che devono essere filtrate ed eliminate permettendo una omeostasi ottimale. Il rene si occupa di questo e quando funziona male si possono accumulare dei liquidi, si può accumulare potassio, ci possono essere deficit di bicarbonato nel sangue quindi si va incontro a un’acidosi metabolica. Il rene quando è sano presiede a questo tipo di discorso. Questo organo filtra ogni giorno 140 lt. di acqua, solitamente se ne espelle circa 1 litro perché il rene riassorbe i 139 lt. di liquido.
Il professor Pala ci ha descritto le funzioni dei reni: “C’è una fase di filtrazione e riassorbimento continua un’attività molto importante e anche molto delicata per cui alcune malattie possono danneggiare questa capacità dei reni di filtrare e riassorbire ed essere poi fautori di una complicanza che può essere l’accumulo di liquidi, come un accumulo di sostanze tossiche. Infatti l’altra funzione importante dei reni è quella di depurare le sostanze tossiche che produce il nostro organismo come il catabolismo quindi elimina l’acido urico, elimina fosforo e tutte le sostanze che non servono al nostro corpo in questa fase ed elimina anche farmaci. Quando i reni non funzionano bene questi farmaci si possono accumulare e dare complicanze dette iatrogene legata alla problematica che il rene è deficitario nella sua funzione. La terza funzione del rene è quella endocrina. Il rene produce ormoni come l’eritropoietina che serve per la produzione dei globuli rossi a livello midollare quindi stimola questa produzione e rende la vitamina D attiva (sappiamo tutti quanto è importante oggi sia per i problemi di osteoporosi ed è anche importante come immunomodulatore”. In sintesi queste sono le funzioni del rene: di equilibrio, di depurazione e funzione endocrina. Oggi la maggior parte dei pazienti si ammalano con problematiche renali importanti tanto da arrivare al trattamento dialitico. Molti di loro sono quelli che hanno il diabete, perché esso danneggia tutti gli organi in particolare i reni. “Quelli che vengono in dialisi sono persone anziane che vedono nel loro percorso una serie di comorbidità che portano poi all’insufficienza renale: il paziente cardiopatico, il paziente con problemi di etero sclerosi, aneurismi delle aorte queste persone possono avere complicanze renali”.
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