
SCIENZIATI NEL PALLONE. Ieri sera ci siamo collegati per una buona mezz’ora con il Ceo di Sideralba, Luigi Rapullino, nonchè proprietario dell’area Brancadoro. Si trovava a Napoli. Sono venute alla luce diverse problematiche che vale la pena di riportare anche qui Viste anche alcune piccolissime interruzioni dell’audio dovute al collegamento che l’arrivo della super fibra dovrebbe risolvere. Senza però che abbia influito sul contenuto del quale riporto i momenti più significativi che ritengo importantissimi.
1– la parte in cui Rapullino ha parlato della consigliera comunale Luciana Barlocci, ha generato le proteste della stessa la quale non ha gradito l’interpretazione data dall’imprenditore al nostro video sul ‘question time’ al sindaco Antonio Spazzafumo. Per quel che ci riguarda a noi è apparsa poco elegante la risposta del primo cittadino riferendosi al Ceo di Sideralba: “Non ho rapporti con questo signore…”, che però ha stigmatizzato, ritenendo la cosa non importantissima. Dal suo canto la Barlocci non ha gradito quanto espresso dall’imprenditore: “Mi mette in bocca cose che non ho mai menzionato, nè alluso, né scritto, né tantomeno pensato. Non ho necessità di essere difesa, mi so difendere da sola”. A noi appaiono incomprensioni facilmente risolvibili con un incontro chiarificatore. Se vorranno farlo con noi, siamo a disposizione.
2– San Park. Rapullino ha ripetuto ancora una volta con chiarezza che lui non vuole costruire Palazzine (“Non chiederò varianti che pare siano una ‘carattersitica di questa città”) nell’area Brancadoro, di sua proprietà, ma vuole attenersi all’impiantistica sportiva come previsto nel bando, senza eccezioni. Ha anche messo un ‘se’. Se mi verrà comunicato che non è così e che la zona non è sportiva ma agricola, dovrò chiedere di rivedere la compravendita perchè noi siamo imprenditori che come tutti abbiamo il preciso dovere di investire, che significa produrre economia. “Non siamo la Chiesa”. Ha aggiunto che farà investimenti finalizzati alla crescita turistica del territorio che ne ha urgente bisogno. In campo 20 milioni di euro. Appena approvato il Bilancio si aspetta una chiamata da Spazzafumo & C.
3 e 4– Due punti insieme perchè riguardano lo stesso problema, cronico per San Benedetto del Tronto. Quello cioè di mettere in giro (ad arte?) voci denigratorie per interessi personali e non comunitari. Fino a prove contrarie che, se ci sono, dovrebbero venire alla luce. Se nessuno smentirà… La prima ‘voce’ riguarda i proprietari dei terreni vicini alla sua proprietà nella zona Brancadoro: “Ho già parlato con loro e sono felicissimi del nostro progetto che porterà benefici a loro stessi”. Le voci che girano da qualche tempo dicono il contrario e cioè che i ‘vicini’ stanno ponendo ostacoli al progetto per cui il Comune ne deve tener conto. Qual è la verità? La dice Rapullino e in modo molto chiaro, fino a ‘dimostrazioni’ diverse. Il quarto punto riguarda l’altra voce messa in giro, che vuole la Sideralba non rispettosa degli impegni presi con la Sambenedettese “Siamo sempre precisi nei pagamenti, manca una sola fattura per il saldo della nostra sponsorizzazione, ho chiesto a Massi & C di smentire certe voci con un loro comunicato. Non l’ho ancora visto e sinceramente la cosa non mi fa piacere…”
A fine collegamento ha ribadito di sentirsi un vero sambenedettese e che si augura di poter festeggiare a maggio, con Vittorio Massi, la promozione in serie C. Successo che sarebbe molto importante per tutta la Riviera delle Palme. Gli ho ricordato che l’auspicio della grande maggioranza degli sportivi (non quelli delle ‘voci’!), oltre alla promozione, per motivi facilmente comprensibili, è che la Sideralba entri in società con Massi (se vorrà naturalmente) per iniziare un cammino che gradatamente riporti la Sambenedettese ai vecchi fasti, oramai lontani più di 40 anni. Sarebbe quindi utile, per il bene di tutti, che i due imprenditori ritrovino l’armonia di un anno fa, che adesso sembra mancare. Su questo ‘particolare’, in effetti, l’imprenditore campano non è stato… chiarissimo.
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