FERMO – Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Fermo, insieme ai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli, hanno condotto uno specifico servizio nel fermano.
Il tutto finalizzato a far rispettare le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ogni anno si registrano numerosi incidenti mortali sul lavoro, motivo per cui il rispetto delle norme di sicurezza assume un ruolo di fondamentale importanza.
In questo contesto, i Carabinieri stanno svolgendo un’attività di monitoraggio sui vari cantieri attivi in provincia.
Trattasi di cantieri di dimensioni importanti e finanziati con fondi del PNRR, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.
Recentemente, gli agenti hanno svolto uno specifico servizio finalizzato alla verifica del rispetto della normativa sul lavoro nei cantieri di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici.
Durante questa attività ispettiva, militari del Comando Provinciale di Fermo unitamente al personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno eseguito un mirato controllo presso il cantiere denominato “Lavori di recupero e rifunzionalizzazione con interventi di efficienza energetica ex mercato coperto di Fermo, finanziato con fondi per progetti di rigenerazione urbana nell’ambito del PNRR.
Sono state un raggruppamento temporaneo di imprese ad aggiudicarsi l’appalto siffatto.
Durante il controllo, le Forze dell’Ordine hanno identificato 12 operai (cinque stranieri in regola con la normativa sul soggiorno) dipendenti delle due imprese interessate, riscontrando gravi violazioni alla normativa prevista dal D. Lgs. 81/2008, Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli amministratori unici delle due imprese sono stati deferiti in stato di libertà per gravi violazioni, in particolare relativamente alle norme riguardanti la difesa delle aperture, la viabilità nei cantieri, la rimozione dei dispositivi di sicurezza, la mancanza di protezioni verso il vuoto, gli obblighi del datore di lavoro e l’omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo.
Irrogate pertanto ammende di circa 40.000 euro e il cantiere sospeso per violazione dell’elenco delle gravi violazioni in materia di salute e sicurezza.
I sanzionati hanno poi saldato le multe predette e il cantiere riavviato.
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