SAN BENEDETTO – È stato un vero piacere ospitare al nostro programma web “Arti & Scienza” di Riviera Oggi, Ivo Cotani, un pittore poliedrico, ma ancora di più una persona dal volto raggiante, aperta al nuovo, al futuro. Esercita l’arte per mostrare nuovi mondi, non luoghi, animali sproporzionati ma ingenui tra colori briosi e intensi. Cotani vive tra Ascoli, Roma, Treviso e la Spagna. Proprio due giorni fa è tornato da Barcellona. Ivo si è laureato all’Accademia di belle arti di Roma con specializzazione in pittura e ha approfondito i suoi studi a Madrid.
Dal 2012 espone in diverse mostre collettive e personali. Tiene inoltre Masterclasses sulla Creatività e il Movimento. Nel gennaio 2019 è stato vincitore della finale regionale “Martelive” nella sezione Streetart, Roma per la pittura mentre a giugno dell’anno seguente viene premiato per il concorso sulle “Tracce di Licini” che riguarda le eccellenze artigiane. “L’arte mostra possibilità e scopre nuovi mondi” afferma Cotani, “invade luoghi e brama non-luoghi, per me la sfaccettata dimensione artistica è un invito al futuro e apertura al nuovo. Mi ritrovo totalmente affine nella relazione arte-gioco, il mio stile è naïf e leggero, infantile e kitch, veloce e fresco: l’estetica dei miei lavori è fortemente legata all’immaginario della Joie de vivre”. Continua Cotani “Disinnesco il nesso obbligato tra forma e contenuto, inconsciamente elaboro cortocircuiti che solo l’immagine mi permette di architettare, finendo per mettere in mostra l’accezione dolceamara della vita“.
Ivo Cotani attinge a diverse tecniche perché le piace lavorare su progetti diversi e ogni tipologia di progetto prevede una tecnica, ecco perché la sua è mista e prevede l’utilizzo di diversi strumenti, diversi materiali a volte molto lontani tra di loro che insieme possono creare qualcosa di differente. Cotani ci ha comunicato: “Cerco sempre di creare l’errore o anche di sbalordirmi, quando creo un’opera per trovare qualcosa di diverso. L’errore nel senso di andare al di là del previsto perché spesso quando si pensa una tecnica si pensa a un risultato ben preciso, per l’arte in sè per sè, la produzione di un’opera non è mai raggiungere qualcosa di preciso, ma è scoprire qualcosa durante il processo, quindi mischiare più tecniche insieme e più materiali insieme mi permette più gioco”.
Cotani ci ha raccontato della sua residenza di tre mesi a Ryhiad che è la capitale dell’Arabia Saudita, ospitato al Misk Art Institute, che è l’istituto più importante della capitale per la ricerca di arte contemporanea. Quest’anno il tema generale di tutta la residenza era proprio sul futuro culturale artistico dell’Arabia Saudita. Cotani è stato uno dei due pittori italiani che ha partecipato in residenza artistica a Ryhiad, e in questa esperienza ha potuto costatare quanto l’arte è rilevante e crea proprio un cambiamento. Al Misk Art Institute si sta investendo tanto nel campo dell’arte, in diversi settori per far percepire la potenza dell’arte nel Paese Arabo. Racconta Cotani: “A Ryhiad mi sono interessato a una ricerca laterale, sono state principalmente delle performans, perché lavoro anche come performer, quindi con delle foto e delle sculture fatte con dei tessuti di designer locali. Ho dovuto trovare una via di mezzo tra quello che è la mia produzione, che espone corpi ecc., e un discorso culturale che in quel luogo è molto diverso. Quindi ho creato qualcosa di differente proprio per poter dialogare con questa cultura”.
Alcune opere di Ivo Cotani rappresentano angeli, che lui definisce figure alate e sono maschili e femminili, un po’ mitologiche che ripercorrono diverse culture da quella egiziana a quella greca e a quella italiana. A volte sono: “Una medietà tra uomo e qualcos’altro come si mischiavano gli uomini e gli animali, la stessa cosa dal mio punto di vista faccio con gli angeli, questi uomini con le ali di uccello che rappresentano una sorta di leggerezza, per me anche un’innocenza universale”.
Cotani ci ha dichiarato che la sua opera per lui è una scoperta. Essa parte sempre dal suo vissuto, in quanto per il pittore ascolano l’arte non è inscindibile dalla vita privata, ma tende sempre a parlare in maniera universale. Aggiunge Cotani: “Cerco di andare oltre al sentimentalismo e mi piace parlare a tutti. Cerco sempre di creare qualcosa che parte da me, ma è al di fuori di me anche oltre i miei sentimenti. Ogni opera ha le sue emozioni e a volte possono essere anche frustrazioni, o può essere gioia. C’è sempre una ricerca a rapportarsi con se stessi. La mia ricerca è la sincerità, nel senso, essere sinceri verso se stessi per poter fare qualsiasi lavoro artistico”.
Per i lettori postiamo due link da visionare su Ivo Cotani
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