
FERMO – Le fiamme gialle, nell’annualità appena trascorsa, hanno portato alla luce l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti o non spettanti.
Tali fondi erano finanziati anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per circa 420mila euro.
Le attività condotte hanno inoltre consentito di contestare un importo indebitamente percepito, per oltre 278 mila euro.
Con particolare riguardo a contributi a fondo perduto (ex art. 25 D.L. 34/2020) e finanziamenti garantiti dallo Stato (ex art. 13 D.L. 23/20).
Tutte misure introdotte nell’ambito delle politiche di sostegno e di sviluppo del tessuto economico, a seguito della recessione dovuta alla pandemia da Covid-19.
Rivolte ai settori costretti a interrompere la propria attività a causa dell’emergenza pandemica o, comunque, notevolmente danneggiati dalla stessa.
I controlli effettuati hanno interessato 56 persone, in buona parte operanti nel distretto calzaturiero, su un importo totale complessivo di 7,8 milioni di euro.
Consentendo così di rilevare irregolarità in 17 casi e di segnalare alla locale Procura della Repubblica: 1 soggetto per “indebita compensazione”, 1 soggetto per “indebita percezione di erogazioni pubbliche” e 3 soggetti per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e per “falsità materiale commessa dal privato” , proponendo alla medesima Autorità Giudiziaria sequestri per un valore complessivo di 370mila euro.
Come noto, il P.N.R.R. prevede un insieme integrato di investimenti e riforme orientato a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese.
Favorendo l’attrazione degli investimenti e ad accrescere la fiducia di cittadini e imprese, contemplando incentivi ad aziende e cittadini anche sotto forma di crediti d’imposta.
In tale specifico comparto l’attenzione della Guardia di Finanza, quale parte integrante del sistema di governance e controllo del PNRR, è rivolta, principalmente, all’esigenza di assicurare un presidio “preventivo”, in coerenza con la strategia antifrode del Piano, al fine di intervenire, ove possibile, prima che le risorse siano indebitamente erogate.
L’attenzione dei militari fermani si è focalizzata, in particolar modo, sui fondi del P.N.R.R. stanziati al fine di stimolare gli investimenti in ricerca e sviluppo e l’innovazione tecnologica, onde sostenere la competitività delle imprese: queste ultime, infatti, infatti, hanno la possibilità di maturare un credito d’imposta investendo in beni strumentali materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione economica e digitale; in tal modo, possono recuperare parte dell’investimento attraverso un credito d’imposta di entità variabile a seconda della tipologia di investimento realizzato, della dimensione aziendale e del periodo di realizzazione del progetto.
Le società sottoposte a controllo sono state individuate all’esito di apposite analisi di rischio elaborate grazie alla sistematica valorizzazione delle numerose e strutturate informazioni estrapolabili dalla Dorsale Informatica del Corpo
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