SAN BENEDETTO – Leggiamo in un comunicato dei due consiglieri di opposizione: “Per l’ennesima volta invitiamo TUTTI, a partire dal Sindaco Spazzafumo e dalla sua Maggioranza, a opporsi insieme, con forza e determinazione, all’esecuzione di quello che ormai è chiaramente un vero e proprio progetto: svuotare l’ospedale della nostra Città e trasformare l’Ospedale di Ascoli nell’Unico presidio di primo livello della provincia”
Questa prima parte è uno spaccato delle considerazioni dei consiglieri comunali Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci incentrato sulle dimissioni del dottor Remo Di Matteo che scaturiscono purtroppo da uno dei più grandi errori della politica sambenedettese, la quale ha demagogicamente voluto che non si facesse un ospedale di Primo Livello, a metà strada tra Ascoli e San Benedetto del Tronto.
“Lo vogliamo a due passi dal mare” dicevano anche la Bottiglieri e Canducci, insieme al comitato che chiamare oggi “Affondiamo il Madonna del Soccorso” non è affatto sbagliato. Adesso rimproverano ad Ascoli quello che avrebbe voluto fare San Benedetto, perdendo un’occasione più unica che rara, allora possibile.
È oramai chiaro, e ancora non se ne pentono, che soltanto pensare di costruire un un presidio di Primo Livello a 30 km dal capoluogo del Piceno è un’assurdità oltre che un’illusione di persone senza buon senso. La costa lo avrebbe avuto a 15 km (10 minuti di super strada) con la soddisfazione di assistere, per la prima volta nella storia, alle proteste della cittadinanza ascolana, abituata da secoli, perché capoluogo di provincia, ad avere all’interno del suo territorio tutti i servizi più importanti.
Proteste che assurdamente invece arrivarono dai sambenedettesi che, al contrario, non fecero nulla quando venne tolta l’utilissima succursale del Tribunale. Ora diventata una scuola media, un’altra delle tante scelte sbagliate della politica, ‘nostrana’ solo di nome.
Oggi un ospedale più vicino alla costa non è più possibile per il dislivello in quantità e qualità tra i rappresentanti della politica regionale (tutti filo ascolani e uno di Porto dì Ascoli che però non conta nulla anzi sembra uno di loro) e quelli sambenedettesi.
Ecco il resto del Comunicato che più condivisibile non si può:
“La notizia delle dimissioni del Dott. Di Matteo arriva come un fulmine a ciel sereno e fa suonare l’ennesimo campanello di allarme sul nostro ospedale. Non conosciamo chiaramente i motivi di questa scelta, ma possiamo prevedere le conseguenze negative che avrà sull’offerta sanitaria del nostro territorio, che perde un eccellente professionista per il quale in questi anni poco è stato fatto per metterlo nelle condizioni di lavorare serenamente e nel migliore dei modi.
Ricordiamo tutti l’accorpamento dei reparti di ortopedia e chirurgia anche successivamente alla conclusione dell’emergenza COVID, che per mesi ha impedito ai nostri primari di rispondere a tutte le necessità, e conosciamo tutti, soprattutto i vertici amministrativi e politici della Sanità provinciale e regionale, l’importanza di individuare le soluzioni migliori, organizzative e di dotazioni strumentali, per riuscire ad attirare e poi trattenere i medici di alto livello.
Evidentemente queste soluzioni, ben note ai decisori amministrativi e politici, non sono state né individuate né attuate sia in questo caso specifico che in altre circostanze, vedasi la vicenda della MURG e della Risonanza Magnetica o dell’Ortogeratria della quale si sono perse le tracce nonostante abbiano già individuato da tempo sia i locali che il personale, con l’effetto di svuotare il nostro Ospedale, sempre più destinato a diventare in poco tempo un grande Pronto Soccorso utile a smistare pazienti nelle altre strutture regionali.
Queste scelte non fanno altro che colpire le fasce della popolazione più debole che, al contrario, avrebbe bisogno di una efficiente e solerte sanità pubblica. Se non si invertirà questa tendenza, nei prossimi mesi rischiamo di perdere altre figure eccellenti.
E’ palese ormai che non possiamo aspettarci nulla di positivo dal Governo di CDX regionale e dai suoi rappresentanti locali, unici responsabili di ciò che sta avvenendo, visto che in appena tre anni sono riusciti a peggiorare ciò che era rimasto della Sanità sambenedettese, promettendo grandi investimenti ma lasciando solo le briciole a San Benedetto, con il silenzio complice del cdx sambenedettese e del Sindaco Spazzafumo. E quando la politica tace c’è sempre il rischio di lasciare spazio ad altri e più forti interessi, che si muovono non sempre per perseguire il bene collettivo.
Pertanto, per l’ennesima volta invitiamo TUTTI, a partire dal Sindaco Spazzafumo e dalla sua Maggioranza, a opporsi insieme, con forza e determinazione, all’esecuzione di quello che ormai è chiaramente un vero e proprio progetto: svuotare l’ospedale della nostra Città e trasformare l’Ospedale di Ascoli nell’Unico presidio di primo livello della provincia.
Innanzitutto è urgente provare a capire con lo stesso Di Matteo se queste dimissioni sono revocabili e fare di tutto per scongiurare la sua uscita, successivamente è indispensabile convocare un nuovo consiglio comunale aperto alla presenza del Presidente e dell’Assessore Regionale, oltre alla Direttrice dell’AST Ascoli, per rendere noti a tutti gli investimenti e i progetti a breve termine per la nostra sanità e per la soluzione dei suoi problemi. In caso di mancata risposta all’invito, valutare anche altre forme di protesta, sempre pacifiche ovviamente. Non c’è più tempo da perdere”
Firmato: Paolo Canducci Aurora Bottiglieri
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Finalmente qualcuno ha capito i danni che ha fatto il comitato Salviamo Madonna del Soccorso.
L’Ospedale di vallata era l’unica soluzione percorribile.
Finalmente qualcuno ha capito i danni che ha fatto il “Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso ”
L’Ospedale di vallata era l’unica strada percorribile.
Mi rifaccio ad un articolo di un quotidiano locale apparso qualche giorno fa intervistando l’ex Direttore Generale della ex Area Vasta 5 dove ad una domanda risponde:
“Deleterio il campanilismo tra Ascoli e San Benedetto”, una riflessione:
Con le attuali risorse l’ospedale unico sarebbe stato meglio.
Veramente quel “qualcuno’ lo ha capito 4 anni fa ma anche prima. Già da quando era Perito Chimico Capotecnico del Laboratorio Analisi del “Madonna del Soccorso”.
Buongiorno, In riferimento a questo articolo, volevo dire che secondo me l’Ospedale Mazzoni ( Neurologia a parte ) chiusa qualche anno fa, ha Specialistiche e Reparti che vanno oltre al primo livello, il problema è che purtroppo la maggior parte funzionano male e anche quì c’è stata la fuga di ottimi Primari che se ne sono andati perché non potevano esprimere le loro potenzialità per mancanza di strumenti e personale. Ciò non toglie comunque che SBT abbia un Ospedale di pari grado. Siccome ciò non è possibile bisogna tornare a ragionare sull’Ospedale unico, senza opposizioni esterne che a mio avviso… Leggi il resto »
Esattamente