
URBINO – Un’ esplosione delle bombole all’interno dell’ambulanza.
Sarebbe questo, stando alle ricostruzioni, il motivo secondo il quale il mezzo si sarebbe incendiato.
Quest’ultimo, dopo aver urtato frontalmente con l’autobus, era andato immediatamente a fuoco, non lasciando scampo alle vittime.
Trattasi nello specifico dei tre membri dell’equipaggio: il medico, l’autista, l’infermiera ed un paziente trasportato di anni 85.
Quanto ai passeggeri dell’autobus, solo alcuni feriti in modo lieve.
A parlare dell’incidente stesso sono alcuni testimoni che, avendo assistito alla scena, hanno raccontato di un’esplosione avvenuta a seguito dello scontro; smentendo l’ipotesi di un rogo che, al contrario, avrebbe lasciato tempo all’equipaggio di mettersi in salvo.
Infatti, questo sarebbe accaduto nel giro di pochi secondi, avvalorando la tesi dell’esplosione delle bombole di soccorso presenti all’interno del mezzo.
Ad ogni modo, si fa spazio l’ipotesi di un’altra dinamica.
Questa riguarderebbe non l’esplosione summenzionata, ma la fuoriuscita di carburante dall’ambulanza. Questo, una volta rovesciatosi sul suolo, sarebbe venuto a contatto con una scintilla, provocando così la morte delle quattro vittime.
L’accaduto, ancorché tragico, avrebbe potuto avere conseguenze ben più peggiori.
L’autista dell’autobus, residente a Monteprandone, sarebbe infatti stato determinante nell’evitare un’ulteriore tragedia.
I bambini trasportarti all’interno, che si stavano dirigendo ad una gita ad Urbino, presi dal panico, avrebbero intimato il conducente di scendere dalla portiera anteriore.
Quest’ultimo, però, avendo preso atto del divampare delle fiamme, ha fatto sì che i bambini scendessero da quella posteriore, mettendosi così in salvo.
La messa in sicurezza è poi proseguita attraverso un camminamento ai lati della galleria, alla fine della quale sono stati accolti e supportati da una task force psicologica della croce rossa.
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