SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Un progetto di recupero e valorizzazione di una darsena del porto  potenziare i servizi offerti dal porto di San Benedetto per garantire benefci concreti ad associazioni ed imprese del comparto nautico e turistico.

Il progetto è promosso da CNA Ascoli Piceno, Circolo Nautico Sambenedettese (CNS), Consorzio Nuovo Porto (CNP)Lega Navale che  è stato redatto dall’architetto Laura Cennini, vice presidente del CNS, viene presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Istituto Alberghiero “F.Buscemi”, la marttina del 4 ottobre.

I promotori dell’iniziativa intendono dar vita a una vera e propria darsena all’interno del porto, valorizzando una banchina da destinare a settori emergenti come la cantieristica, la nautica da diporto e il dai servizi di charter nautico, con noleggio  locazione di imbarcazioni, e possibilità di ormeggiare Yacht, intercettando il settore del turismo di lusso.

Nello Studio preliminare di sviluppo , adeguamento  e messa in sicurezza illustrato dalla dottoressa Cennini , vengono evidenziate le variazioni  atte a preservare e valorizzare dello spazio antistante alla Banchina Riva Sud Madonna S. Giovanni. 

Il primo intervento prevede  l’allungamento e l’ampliamento della banchina che si trova  a nord della Capitaneria di Porto (Figura, elemento “A”)  che avrà una larghezza di 10 metri per altri ed una lunghezza  di 80 metri, che terminerà con un “martello” di 65 metri. L’opera, in cemento armato, ha un costo stimato di 3.500.00 Euro + IVA

Il secondo intervento prevede un  prolungamento del pontile  (Figura elemento “B”) questo pennello che va a proteggere il bacino della dedicato alla darsena turistica e cantieristica ha una lunghezza complessiva di 140 metri e una larghezza di 10 metri. Anche questa verrà realizzato attraverso delle strutture di cemento armato e una scogliera verso l’imboccatura del porto. Il  costo stimato è  di circa 1.500.000 euro +IVA.

«L’esigenza è,  innanzi tutto, quella  di mettere in sicurezza lo specchio d’acqua antistante alla Capitaneria di Porto – spiega il presidente del CNS Igor BaiocchiQuesto pennello, diventerebbe un frangi-flutti, perchè quando spira il greco da Nord-Est, si forma un’onda in risacca che poi torna indietro, creando seri problemi. Noi abbiamo presentato questo progetto all’Autorità Portuale, già dal 2017 in seguito agli affondamenti del 2013»

«In seguito alla pandemia, è nata l’esigenza dii fare sport, anche in mare – dichiara la presidente della Lega Navale Adele MattioliConseguentemente abbiamo avuto una richiesta di posti barca davvero considerevole. Tenuto conto che  quell’area che vorremmo mettere in sicurezza, purtroppo non è utilizzata, abbiamo deciso insieme al Circolo Nautico di riprendere quel discorso che era stato portato all’attenzione dell’Autorità Portuale nel 2017. Noi siamo parte di questo protocollo perchè la voce di tutti noi può determinare un cambiamento.»

Esprime soddisfazione il Sindaco Antonio Spazzafumo: «Questo è un  progetto che può andare a migliorare la ricettività turistica della  diportistica, la cantieristica, quindi potremmo avere un’economia migliore di come la abbiamo oggi, visto che la nostra città vive di turismo ma anche di attività diportistica. Di questo progetto ce ne siamo fatti carico, inserendolo in un progetto più ampio, che è quello della caratterizzazione del nostro porto. abbiamo discusso ci questa idea, ma anche di altre idee che andranno a cambiare tutta l’area portuale, che vorremmo rendere viva, frequentabile e parte viva della città»

L’operazione  è perfettamente in linea con i principi ispiratori del Piano regolatore di Sistema portuale del Medio Adriatico, condiviso dall’Amministrazione Regionale, dall’Autorità di Sistema Portuale e dal Comune di San Benedetto del Tronto.