SAN BENEDETTO – Oggi parliamo di tre cose fondamentali per la città di San Benedetto del Tronto: sanità, turismo: ex Ballarin e Sambenedettese Calcio. Le prime due testimoniano chiaramente che l’attuale sindaco sta facendo più errori di tutte le amministrazioni precedenti. Un grande record che era difficile da battere, lui ci sta riuscendo.
Consiglio comunale. Parto da un presupposto: il signor Spazzafumo è stato eletto da una ‘coalizione’ che in gran parte, subito dopo averlo visto all’opera, lo ha abbandonato al suo destino.
Sanità. Ad oggi la sua maggioranza (se così si può chiamare) sopravvive grazie ad una persona che sta rinnegando se stesso pur di tenerla in vita.
Mi spiego: Umberto Pasquali, l’ago della bilancia, è colui che ritiene demenziale la decisione di costruire un ospedale a Ragnola. Però la regge. Ma c’è altro: lo stesso Pasquali, pur non giustificando la scelta della Giunta, ha detto una cosa bellissima e intelligente: se ospedale di Primo Livello diviso tra Ascoli e San Benedetto deve essere, perché non iniziare a sistemare nel Madonna del Soccorso quei reparti e servizi che un giorno (qualche anno) finiranno a Ragnola? Parole alle quali Spazzafumo & C. hanno fatto ‘orecchie da mercante’.
Perché? Di cosa hanno paura? Pasquali di cosa ha paura? Se non ha paura, perché non chiede ai suoi compagni di cordata di far mettere in pratica la sua ottima intuizione? Ha paura anche lui di quello che penserebbero il sindaco Fioravanti e il senatore Castelli? Pare di sì.
La cosa assomiglia molto al comportamento di quell’Andrea Assenti che ha “svenduto” la sua città pur di arrivare alla Regione. Lo stesso Assenti che, circa quattro anni fa, a gran voce, promise presso la sala Don Bosco di via Pizzi che avrebbe sistemato Piazza Montebello nel giro di qualche mese. Oggi 2023 sta ancora come prima anzi peggio. Quelli del quartiere centro in particolare, che lo hanno votato per quelle parole, non si sentono traditi? Io che lì sono nato sì, e come. Su queste cose il popolo deve darsi una svegliata.
Turismo: ex Ballarin. La giunta Spazzafumo ha preso una decisione che, da quello che vedo e sento, non è condivisa da quasi tutta la città, tantomeno da chi aveva progetti diversi per i quali lottava da anni. Uno dei quali, durante l’ultima campagna elettorale, lui stesso ha firmato e sottoscritto. Credo che nel tempo i sambenedettesi se ne pentiranno amaramente, visto anche quello che è successo mercoledì scorso con la manifestazione che riguardava la vecchia ‘lira’. Chiudendo tutti i varchi per arrivare al centro e con i parcheggi tutti occupati da residenti e qualche fortunato, si è impedito che confluisse tanta gente nell’area pedonale. Un grande parcheggio a 200 metri dal centro, tipo quello di Ancona, è diventato fondamentale e credo che lo spazio dell’ex Ballarin sarebbe l’ideale. Con sopra un grande spazio verde e a fianco ricordi di quello che quel prato verde è stato. Il tutto con una spesa minima, minima, per le casse comunali.
Sambenedettese Calcio. Da oggi una squadra di San Benedetto, da ex Porto d’Ascoli poi San Benedetto Calcio è tornata a chiamarsi Sambenedettese con davanti Unione Sportiva (U.S. invece che A.S.). Bene, vuol dire che potremo continuare ad urlare Forza Samb e non più Forza Porto d’Ascoli o Forza San Benedetto Calcio la squadra del presidente Vittorio Massi. Il cambiamento sta tutto qui.
Credo infatti che un’eventuale impossibilità di chiamarsi U.S. Sambenedettese non avrebbe cambiato le cose. Come dire che l’abito non fa il monaco. Né penso che una persona normale possa cambiare la propria passione per il calcio cittadino se la prima squadra della propria città non ha più lo stesso nome. Insomma è solo questione di forma e non di sostanza.
Sarebbe stato sicuramente meglio se l’ex Porto D’Ascoli fosse subentrato alla vecchia e defunta Samb. Dopo e non prima. Gravina non si sarebbe opposto sicuramente e l’avrebbe richiamata Sambenedettese, visti i buoni rapporti.
Ma se non fosse morta naturalmente? Se l’autopsia dimostrasse che è stata ammazzata? Ad esempio se, oltre ad Antonini e Angelini, altri si fossero presentati per acquistare la Samb dopo essersi accordati con Renzi, e nessuno gli avesse dedicato striscioni o articoli, qualche dubbio potrebbe sorgere. Chiaramente oltre ad Antonini e Angelini, del quale, tranne noi, tutte le altre testate hanno riportato sue dichiarazioni.
Nel frattempo, da questo momento, noi parleremmo della nuova Sambenedettese solo in termini calcistici, insomma dei risultati che speriamo siano quelli che tutti ci aspettiamo.
Commenti. Per forza di cose dovrò togliere nuovamente i commenti sui social che però restano possibili sulla nostra rubrica. Non si può continuare a dare spazio a persone che rifiutano il confronto ma si sfogano davanti alle tastiere con parole irripetibili. Quelle di vigliacchi, ignoranti, cafoni, ineducati e tanto altro ancora. Commenti e comportamenti mafiosi (vedasi striscioni) che le istituzioni ignorano, contribuendo a far diventare San Benedetto del Tronto una città incivile che la maggioranza silenziosa disapprova e la tiene lontana da certe dinamiche.
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