Dopo aver evidenziato da ormai oltre un anno a questa parte l’importanza dell’autoproduzione nel percorso di transizione energetica del Paese, le recenti modifiche al Pnrr ratificate dalla cabina di regia di Palazzo Chigi certificano una grande vittoria di squadra della CNA.

Le richieste avanzate dall’associazione a livello nazionale e – anche nel caso di Ascoli Piceno – territoriale, hanno fatto sì che il sostegno all’autoproduzione diventasse realtà all’interno del Pnrr, favorendo così la messa a terra delle risorse stanziate dal Piano nei termini previsti dalle attuali scadenze.

Per la CNA di Ascoli Piceno, che a più riprese aveva sottolineato la necessità di compiere scelte coraggiose e lungimiranti per far fronte alla crisi energetica sfruttando al meglio il grande potenziale delle piccole imprese italiane, la decisione di Palazzo rappresenta per l’associazione un traguardo straordinario, che oltre a velocizzare la capacità di spesa consentirà di attivare ingenti investimenti aggiuntivi in ottica “green” da parte delle imprese private, producendo uno straordinario effetto leva a beneficio dell’intera economia.

Secondo le stime della CNA, in questo modo, senza consumare ulteriore territorio, circa 200.000 micro e piccole imprese saranno in grado di dotarsi di piccoli impianti fotovoltaici sfruttando i tetti dei capannoni di proprietà delle aziende e riqualificando così il patrimonio immobiliare d’impresa, con una nuova potenza installata di quasi 9 GW.

«Si tratta indubbiamente di una scelta virtuosa, perfettamente in linea con i principi ispiratori del Pnrr, che premia gli sforzi dell’associazione e che permetterà alle piccole imprese del territorio di svolgere un ruolo determinante nella transizione energetica – dichiarano Francesco Balloni e Arianna Trillini, rispettivamente direttore e presidente della CNA di Ascoli Piceno – Merito della presenza costante della CNA su un tema chiave per il futuro del Paese e, in particolare, della grande attenzione e dello spirito di cooperazione del presidente nazionale Dario Costantini, da subito in prima linea nel dialogo con il Governo per apportare delle migliorie significative al piano».

Al tempo stesso, tuttavia, non può non destare preoccupazione il taglio di circa 16 miliardi di euro a scapito dei progetti di ambito comunale, molti dei quali dedicati al dissesto idrogeologico, sui quali l’attenzione della CNA resta alta per garantire continuità agli enti locali che avevano già avviato la progettazione e la realizzazione di opere che, oltre a coinvolgere direttamente le piccole e medie imprese locali, risultano di fondamentale importanza per assicurare stabilità e prospettive ai territori.