SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Colonie feline, ancora una situazione critica in città: una cittadina scrive al Sindaco per denunciare le condizioni dei gatti stanziati nell’area antistante il supermercato Penny Market, a Porto d’Ascoli. Scrive al Primo Cittadino la nostra lettrice:
«Sono la cittadina sambenedettese Nadia Cipolloni, intendo segnalare e denunciare le inadempienze delle Autorità locali preposte, circa la colonia felina stanziale nello spazio antistante il supermarket Penny, tra via Musone e via Velino, a Porto d’Ascoli.
Tale colonia comprende circa venti gatti, tra i quali parecchie femmine che hanno già figliato e sono di nuovo gravide.
Tranne rari casi in cui i cuccioli sono visibili poiché ricoverati in alcuni giardini di proprietà private, molti altri sono occultati e spesso vengono investiti dalle auto o ritrovati nei bidoni dei rifiuti oppure semplicemente scompaiono.
Ho esaminato visivamente molti dei gatti della colonia in questione e pur non essendo una veterinaria, ad una prima analisi alcuni elementi sembrano malati di rogna, altri presentano pustole purulente e molti hanno delle infezioni agli occhi.
Ogni sera, tra le 21.00 e le 21.30 i componenti della colonia felina, si radunano in loco in cerca di cibo, ed io mi sono trovata, mio malgrado, moralmente ed eticamente coinvolta, insieme ad altri, a sfamarli ed a provvedere alle cure di alcuni di loro.
La storia è iniziata con quattro gatti e una “gattara” volontaria che li accudiva, alla quale è sfuggita di mano la situazione… poiché non avendo segnalato alle autorità preposte la presenza cospicua di femmine spesso gravide e l’arrivo di altri maschi, si è ritrovata con una ventina di gatti e l’impossibilità di accudirli e curarli tutti da sola.
Una coppia è venuta in soccorso della gattara ed io stessa casualmente mi sono trovata coinvolta nell’aiuto per l’accudimento.
Mi è giunta notizia che la “gattara” ufficiale si sarebbe dimessa poiché indispettita dalla presenza di altre persone che, come me, cecano di supplire all’assenza delle autorità preposte.
Ora abbiamo bisogno di aiuto perché non possiamo piu’ gestire autonomamente la situazione. Personalmente, ho telefonato all’Associazione “l’amico fedele”, all’Ufficio veterinario, a qualche rappresentante politico locale e paradossalmente si trincerano tutti dietro il consueto mantra del costume italico: non ci sono i fondi! Quindi nessuna delle istituzioni menzionate si fa carico della cura e delle sterilizzazioni degli animali, noncurante del crescente randagismo e del pericolo per la salute pubblica.
Gli animali della colonia hanno fame e bisogno di cure…nonché dell’intervento pubblico per eventuali sterilizzazioni…tra breve ce ne troveremo 100 di gatti….e chi li accudirà???
Lei sig. Sindaco, sulla base del dettato degli artt. 823 826 del Codice Civile esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale e, in base al D: P: R. dei 31 marzo 1979, le spetta la vigilanza sulla osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali.
Invito pertanto Lei e le Autorità veterinarie territoriali preposte a farsi carico con cortese sollecitudine della risoluzione del problema della colonia felina in oggetto.
Rimango in attesa di vostri atti e risposte in merito e con l’occasione invio cordiali saluti.
In fede, Nadia Cipolloni».
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