Di Diana Cameli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel pomeriggio di domenica 4 giugno paracadutisti e vari velivoli hanno anticipato, con le loro esibizioni, l’arrivo delle “Frecce Tricolori”. Dopo due giorni di preparativi ed eventi proposti, alle ore 17, dall’aeroporto di Pescara, sono giunte a squassare il cielo le “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare Italiana.

 

L’Aeronautica Militare, con solidità e resilienza, è diventata ormai il simbolo di tutte le forze armate e l’emblema del “Made in Italy”, anche all’estero.

 

In particolare, poi, le “Frecce Tricolori” raccolgono l’eredità di una tradizione acrobatica tutta italiana degli anni venti. Il 1 Marzo 1961 è la data di nascita delle “Frecce Tricolori”, con l’apogeo della tradizione.

 

Lo spettacolo ha tenuto incollati al cielo gli occhi dei presenti che gremivano la spiaggia. Dieci aerei, di cui nove in formazione ed uno solista, il Tenente Colonnello Massimiliano Salvatore, hanno impegnato cuori e bocche aperte per mezz’ora con manovre, acrobazie ed incroci adrenalinici. Fra le manovre, è stata realizzata anche la più giovane di tutte, la “scintilla tricolore”.

 

È stata un’iniziativa che ha offerto l’occasione per commuoversi, emozionarsi ed inorgoglirsi davanti ai colori della nostra bella Italia. Non è stato certo difficile cedere alla meraviglia davanti all’esibizione che il mondo ci invidia. Esibizione che il mondo ha già provato ad emulare e replicare, senza raggiungere la maestria italiana.