
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stato presentato oggi, lunedì 22 maggio, il progetto “Fuori Orario”, dedicato ai servizi di ascolto e laboratori per gli adolescenti nell’epoca post-Covid.
Spiega la coordinatrice ATS21 Simona Marconi: “Il Comitato dei Sindaci, durante la Pandemia, ha rilevato che gli adolescenti vengono sempre di più segnalati dai Servizi Sociali. Abbiamo ragionato sul fatto che aprire degli sportelli non ci avrebbe dato la garanzia che i ragazzi si sarebbero presentati allo Sportello. I ragazzi dovevano capire che c’è un territorio pronto ad ascoltarli: abbiamo preparato dei laboratori itineranti. Siamo nell’ordine dei 120 casi l’anno. Bonfiglioli, che è il referente delle Marche per la giustizia minorile, ci diceva che in Italia siamo arrivati a circa 20mila casi. Le situazioni di disagio non trattate dalla giustizia ma comunque segnalate, invece, sono molte di più. Disagio psichico, dipendenze patologiche, uso di sostanze: non esistono strutture adeguate a problematiche così specifiche. A seconda di dove c’è posto, i casi vengono presi in carico. Al di là del dato numerico, è il dato qualitativo di questo tipo di disagio, che va affrontato”.
I dati a riguardo sono disponibili sul sito dell’Ambito Territoriale Sociale 21 e dell’Unità di Strada.
La coordinatrice della Comunità Abilita Barbara Scarpantoni: “Abbiamo contattato i genitori per fare con loro una raccolta sui bisogni, perché dobbiamo essere loro alleati, al fine di supportare i ragazzi. L’idea è quella di organizzare attività con i ragazzi con argomenti che ci aiutino ad agganciarli. I nostri operatori lavoreranno in maniera trasversale su tutti i problemi che affliggono le nuove generazioni. Cominceremo domani, e in altri territori riprenderemo l’attività a settembre”.
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