SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stata convocata, giovedì 18 maggio, presso la Sala Consiliare del Municipio, la Commissione Sanità.

Date le  recenti dimissioni della presidente Aurora Bottiglieri, la commissione è stata presieduta da Consigliere Anziano Nicolò Bagalini.

La Consigliera Barlocci chiede di mettere a verbale l’elezione di un nuovo presidente.

A presenziare l’assemblea, il  Consigliere regionale Andrea Assenti, e il sindaco Antonio Spazzafumo, che detiene la delega alla sanità,  oltre  ad essere il primo responsabile della salute dei cittadini.

Il Sidaco Spazzafumo legge il verbale del tavolo tecnico che si è svolto in data 9 maggio, che ha deciso di stilare un documento che evidenzi tutte le criticità  relative alla sanità locale, da sottoporre al Direttore Generale non appena verrà nominato. Nel corso della seduta, il consigliere Giorgio De Vecchis ha evidenziato che il Direttore Generale , essendo nominato dalla Regione è espressione di una parte politica, qiuindi l’interlocutore dovrà essere necessariamente la regione. Inoltre lo stesso De Vecchis sostiene che il piano Socio Sanitario è illeggittimo, e  quindi è necessaria una diffida alla Regione ed un’eventuale impugnazione dell’atto.

“Alla sanità è destinato l’87% del bilancio – asserisce il Consigliere regionale Andrea Assenti – I passaggi in materia sanitaria, sono stati fatti ormai delle due anni e mezzo, sotto gli occhi di tutti. C’è una sorta di cronoprogramma che stiamo rispettando. Abbiamo eliminato dal piano socio-sanitario, con uno stralcio, la previsione dell’ospedale unico di Vallata . L’obiettivo è quello di potenziare l’ospedale di Ascoli e creare  una nuova struttura a San Benedetto. C’è la previsione del nuovo ospedale con l’ipotesi dell’ospedale di primo livello su due plessi, dove dovremmo andare necessariamente a riequilibrare prestazioni posizioni e primariati, così che non ci sia un ospedale di serie A (Ascoli, tra virgolette, lo dico io)  è un ospedale di serie B, San Benedetto. Questo è quello che noi abbiamo sempre detto di voler fare di voler mettere in campo e di fare un ragionamento a difesa del territorio e dei suoi cittadini che non sono più esclusivamente solo di San Benedetto, ma i cittadini di tutto il comprensorio che  è molto più vasto e più ampio.  Questo è il punto di partenza, siamo partiti da qui,  questo abbiamo aggiunto subito la modifica che poi è stata votata quest’anno a dicembre, della eliminazione della Asur unica con la previsione delle cinque AST, le Aziende Sanitarie territoriali.  Il percorso ci sta portando verso questa nuova impostazione sanitaria che ci ha portato ad elaborare la bozza  di Piano socio-sanitario, che approveremo presumibilmente  entro luglio o al massimo la prima settimana di agosto.  Quindi per una impostazione nuova e diversa.  Nel nostro nuovo modello di sanità c’è in testa una sorta  discontinuità rispetto al passato.  L’impostazione che vogliamo dare alla sanità, è nuova, è diversa. Non penso che questa  sia una vittoria della destra o una sconfitta della sinistra. Penso che questi ragionamenti vanno affrontati insieme ai territori,  perché la sanità non è di ne’ di destra ne’ sinistra, perchè si ammalano le persone di destra come quelle di sinistra”

“Il problema è nell’attualità e nella quotidianità l’ospedale San Benedetto – interviene la Consigliera Annalisa Marchgiani– Non manca solo del personale; manca di tutto e non c’è stata ad oggi nessuna concreta azione volta, non dico a potenziare, perché per quello si è capito dovremo aspettare il nuovo ospedale, ma volta a coprire le necessità che un intero territorio ha oggi. Quello che lei ci ha detto, con tutto il rispetto e senza spirito polemico, è però è tutta fuffa. Io  ritengo che questo piano sanitario che è andrete a votare, sia in violazione della legge Balduzzi per quanto riguarda le necessità del nostro territorio”

“L’ospedale unico di primo livello su due plessi non lo prevede nessuna legge – dice Giorgio De Vecchis – il Decreto Ministeriale 70, il Balduzzi, è  per una equa distribuzione dei presidi ospedalieri. Voi state per approvare con una certa furia, un piano sanitario regionale che avete partorito in totale autonomia senza considerare nessuno. Avete fatto le analisi analisi della domanda dei servizi ospedalieri, quindi dei ricoveri e delle prestazioni ospedaliere. L’avete fatta su base provinciale. Però mi dispiace dire che quella analisi della domanda non serve a nulla fatta su base provinciale. Ha un senso se l’analisi della domanda viene confrontata con l’offerta, e sull’offerta siete stati molto carenti”

Il consigliere Pasqualino Piunti propone al Sindaco di convocare nel più breve tempo possibile un’assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale 21  in modo da produrre un documento da presentare in regione in cui siano evidenziate le necessità di tutto il territorio prima che sia approvato il piano socio-sanitario