SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Fermiamo il consumo di suolo SBT” attacca: “Nei mesi scorsi valutati ben tre progetti di tombamento o restringimento dell’alveo del torrente Albula per il reperimento di posti macchina in centro, l’alluvione ci dovrebbe far riflettere“. Segue il comunicato rivolto alle testate giornalistiche del territorio:

«Le immagini del secondo alluvione in pochi giorni in Romagna e il ricordo di quello di Senigallia di qualche mese fa dovrebbero farci riflettere sui provvedimenti che dovremmo adottare qui a San Benedetto del Tronto, che già di altri alluvioni porta i segni e il ricordo.
Invece nei mesi scorsi, caldeggiati anche dai politici locali a caccia di facili consensi, sono stati valutati ben tre progetti di tombamento o restringimento dell’alveo del torrente Albula per il reperimento dei soliti posti macchina in centro.
Questa labilità di memoria e di coscienza è sconsiderata se non addirittura criminale: oltre l’allargamento delle vasche di espansione già esistenti, l’Albula dovrebbe essere rinaturalizzato, come andrebbero ripristinati e allargati gli alvei degli altri torrenti della nostra città (Ragnola, Acqua Chiara, Fornaci ecc.) diventando corridoi ecologici e migliori vie di sfogo per le acque meteoriche.
Fermare il consumo di suolo, evitare ulteriori impermeabilizzazioni e cementificazioni delle aree ancora libere in città, a questo punto non è più solo un’operazione di sostenibilità e di civiltà ma diventa anche una questione di sicurezza».