
GROTTAMMARE – Dopo la chiusura della seduta del Consiglio comunale nella Sala consiliare (per leggere il nostro resoconto clicca qui) il Sindaco ha riepilogato il lavoro svolto dall’assise negli ultimi 5 anni, sottolineando lo spirito collaborativo che ha sempre animato il consesso, espresso, nonostante i diversi orientamenti politici che lo compongono, nel 62% delle mozioni che hanno ottenuto il voto unitario.
Nella fase dei saluti, raccolta in precedenza anche dal presidente del Consiglio comunale Troli e da altri consiglieri e capogruppo consiliari uscenti, Enrico Piergallini ha preso a prestito dal poeta e scrittore Tonino Guerra il messaggio al sindaco del futuro:
“Caro Sindaco, è ora che tu cominci ad ascoltare le voci che sembrano inutili, bisogna che nel tuo cervello occupato dalle lunghe tubature delle fogne e dai muri delle scuole e dagli ospizi e dall’asfalto e dai ferri e dalle pillole per gli ospedali, bisogna che nel tuo cervello pratico e attento soprattutto ai bisogni materiali, bisogna che entri il ronzio degli insetti. Devi pregare che su questa Piazza arrivino le cicogne o mille ali di farfalle, devi riempire gli occhi di tutti noi di cose che siano l’inizio di un grande sogno, devi gridare che costruiremo le piramidi. Non importa se poi non le costruiremo. Quello che conta è alimentare il desiderio, tirare la nostra anima da tutti i lati come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito…” (dai “sette messaggi al sindaco del mio paese”).
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