CENTOBUCHI – Turno di riposo per l’Atletico Centobuchi per via del turno di stop del Campionato di Promozione Marche Girone B per la finale di Coppa Italia. I biancazzurri, al momento al 3° posto in classifica con 45 punti, si preparano per il finale di stagione dove affronteranno delle avversarie molto difficili da battere: Potenza Picena, Futura 96, Trodica, Corridonia e Cluentina.

Dopo la seduta del venerdì è stato intervistato il mister biancazzurro Salvatore Fusco.

Fusco: “Abbiamo fatto una settimana di ripristino e recupero mettendo anche benzina nelle gambe per il finale di stagione. Ci tengo a ribadire una cosa, ho un grande gruppo di ragazzi. In settimana ho chiesto dei sacrifici anche a livello fisico e ho avuto una grossa risposta. Giunti ad oggi siamo contenti perché abbiamo raggiunto la salvezza e adesso ci divertiamo. Ripeto, ho dei ragazzi che rispondono quotidianamente alle mie richieste. Ovviamente oltre al gruppo ci sono anche delle qualità tecniche importanti. I giovani sono cresciuti molto e i veterani mi stanno dando  qualcosa in più rispetto all’anno scorso. Quando arrivai a marzo avevo trovato un gruppo demotivato ma da allora abbiamo fatto un patto e ad oggi siamo una buona realtà”.

Pietropaolo al Torneo delle Regioni? “È una soddisfazione per noi e per la società avere un ragazzo duemilasei al Torneo delle Regioni. Si sta ben comportando in campionato ed è stato anche chiamato in Rappresentativa Nazionale qualche mese fa. Questo è anche un grande lavoro della società e del direttore perché hanno creduto in ciò che volevamo fare e stanno venendo fuori anche dei risultati a livello giovanile”.

Ultime partite? “Mi aspetto ciò che è successo fino ad oggi se non che la voglia di fare qualcosa in più. Il nostro obiettivo iniziale era la salvezza e lo abbiamo raggiunto, poi se dovessimo raggiungere due obiettivi in un solo anno sarebbe una grande cosa. Questi ragazzi possono fare qualunque cosa, ci mancano cinque partite e tutto è aperto. Devo ringraziare i miei calciatori già da oggi perché ci hanno messo in una condizione di poter sognare”.