
GROTTAMMARE – Sabato 22 aprile, alle ore 18, avverrà la presentazione pubblica dei candidati e del programma della lista civica “Comunità in Movimento per Grottammare”.
“Io continuo un lavoro che ho iniziato sui banchi consiliari con la collaborazione di associazioni e comitati presenti sul territorio – afferma la candidata sindaco Alessandra Manigrasso -. La nostra azione politica è una sinergia tra quella componente del M5S e i cittadini. Per noi la campagna elettorale non è un momento particolare della vita politica, perché in quel momento il candidato fa promesse che poi al 90 % non mantiene; infatti, molto spesso sono libri dei sogni, ne abbiamo prova dalla politica locale e nazionale. Questo promettere e non mantenere ha screditato la politica. Noi non abbiamo promesse da fare, noi siamo in continuità con ciò che abbiamo sempre fatto”.
La candidata esprime il suo disappunto per i lavori sul lungomare, in via di ultimazione: “Non è stato solo un intervento conservativo teso a togliere l’asfaltatura sul lato est. Ma un’opera che ha modificato radicalmente il nostro lungomare (opera finanziata con l’accensione di un mutuo). Ciò che salta agli occhi – continua – è la quantità di cemento riversata in quei 570 metri di lungomare. Questa miopia progettuale che denota una miopia politica ha aumentato il cemento, diminuito il verde, ridotto considerevolmente i parcheggi e creato una pista ciclabile a tempo e di non facile fruibilità. Ciliegina sulla torta, installazione di panchine che non solo non guardano verso il mare ma ostacolano l’apertura dello sportello di chi ci parcheggia a fianco”.
“Nel nostro programma elettorale – conclude – le parole chiave sono: cultura della partecipazione, della sostenibilità, dell’inclusione, della parità di genere e della legalità. Educazione sanitaria, sportiva”.
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Da quando e’ partita la campagna per la conquista di Palazzo Ravenna, non faccio altro che leggere la parola cambiamento. Parola ormai usata con una tale ridondanza da essere, a mio avviso, persino abusata. Cacciari l’11/04/23 ha, in maniera magistrale, chiarito il significato di cambiamento, facendo riferimento ad una parola altrettanto abusata e che e’ sinonimo di cambiamento: riforme. Ebbene, ecco che, il cambiamento e’ qualcosa di estremamente radicale nella gestione quotidiana e non e’ certo un orto botanico come propone qualcuno ne’ tantomeno e’ il lungomare fatto in un altro modo (quale poi ancora non l’ho capito) o una… Leggi il resto »
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