
Regola (giornalistica e non solo) vuole che quando si danno notizie, esse debbano corrispondere a un fatto realmente accaduto. Cioè vero. Ripeto, notizie, non semplici e libere opinioni giustamente tutelate dall’art. 21 della Costituzione.
Purtroppo invece, pare che da un po’ di tempo qualcuno si lasci andare al vezzo di scrivere e diffondere notizie spacciate come fatti veri dentro articoli e finanche pagine che poi – al confronto con la cruda realtà dei fatti, o con le persone oggetto della “notizia” – finiscano per essere clamorosamente (stavo per dire miseramente) smentite.
È il caso di due recenti – siamo generosi – “infortuni” capitati in questi giorni.
Il primo si riferisce al presidente della Sambenedettese, Roberto Renzi, il quale avrebbe telefonato non una, ma ben due volte all’amministratore delegato della Quanton Commodities Ltd, Valerio Antonini: prima per riaprire il discorso sulla cessione della società e poi per accettare la proposta che Antonini in effetti gli aveva avanzato tempo fa. In pratica per dargli la Samb.
Notizia grossa, meritevole di approfondimenti. Ma prima bisognosa di verifiche. Peccato che, prontamente interpellato da Riviera Oggi, Antonini sia caduto dalle nuvole. Queste le sue testuali parole: “Smentisco categoricamente di avere avuto alcuna telefonata con Renzi, di avere avuto alcun contatto con la proprietà della Sambenettetese, né in forma diretta o indiretta. Sono rimasto sorpreso perché non corrisponde al vero. E tra l’altro è una notizia completamente inventata».
Il secondo caso si riferisce alla notizia secondo cui, dopo lo stanziamento da parte della Provincia di Ascoli di undici milioni di euro per l’adeguamento anti-sismico dell’Istituto Tecnico Commerciale “Capriotti”, «ora l’obiettivo è demolirlo» perché il sindaco «Spazzafumo vuole trasferire l’istituto superiore nella zona della Sentina».
Notizia anch’essa grossa, parimenti meritevole di approfondimenti, per di più di non poco conto. Ma prima di avviare le necessarie verifiche e magari pure un bel po’ di polemiche su tale estemporanea e incredibile “demolizione”, quasi subito piomba una secca nota dall’Ufficio Stampa del Comune di San Benedetto del Tronto a firma dello stesso sindaco Antonio Spazzafumo: “Smentisco categoricamente non solo di aver mai proposto la delocalizzazione dell’Istituto “Capriotti” ma di aver partecipato all’incontro con i rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno convocato il 17 marzo scorso per esaminare il progetto di adeguamento sismico della scuola». E, come se ciò non bastasse, lo stesso Spazzafumo conclude chiosando con eleganza: “Ovviamente sfido chiunque a provare il contrario”.
Dispiace davvero per chi si avventura in queste letture. Ma – parafrasando un notissimo proverbio napoletano – “chi va per questi pascoli, queste bufale prende”.
Lascia un commento