SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di corsa nel deserto, nel nome di Michele. Il runner bolognese Marco Lodi parteciperà alla 37esima edizione della celebre Marathon des Sables, gara podistica a tappe il cui percorso è interamente tracciato nel deserto del Sahara, nel nome dell’Associazione, con sede a Stella di Monsampolo e Ancona, Michelepertutti Onlus.

«Il progetto nasce da un’associazione di miei amici bolognesi»– racconta a Riviera Oggi Lodi stesso – «persone che fanno sport, che abbiamo chiamato ‘La 100 del dono’. Associamo ad eventi sportivi particolarmente “rumorosi”, visibili, impegnativi e importanti delle iniziative di raccolta fondi per qualche associazione. Abbiamo fatto un progetto, con un gruppo di ragazzi, che si chiamava “Io tifo Sveva” per realizzare un po’ di cose per questa bambina che aveva problemi. Adesso abbiamo deciso di collegare questa mia gara a Michelepertutti.

La gara è divisa in 6 tappe, in pieno deserto del Sahara, in totale autonomia, per un totale di circa 250 chilometri di distanza. Le prime tre tappe saranno intorno ai 35 chilometri, la quarta sarà intorno agli 85, la quinta intorno ai 42 e l’ultima quel che rimane. Si svolge in territorio Marocchino, ed è considerata una delle gare più dure al mondo. In parallelo, abbiamo fatto partire una raccolta fondi e abbiamo creato un po’ di eventi sui social, collegando la pagina Facebook che abbiamo creato, Marco nel Deserto, e abbiamo già raccolto più di 3mila euro.

Regaleremo a Michelepertutti dei Camp estivi per bambini con bisogni speciali. Siamo entrati in contatto con questa Associazione perché il Presidente della nostra, Giovanni, conosceva Marco Sorrentino, il babbo di Michele, fondatore e Direttore di Michelepertutti Onlus. Giovanni gli aveva promesso che alla prima gara degna di nota, l’avremmo associata: quando io ho deciso di fare la Marathon des Sables, abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il mio omonimo Marco e ci siamo trovati molto vicini, come idee e come visione del mondo. Da lì abbiamo detto via, “gas aperto”.

L’organizzazione della Marathon des Sables ti dà solo l’acqua – che però è limitata – e tu sei in totale autonomia. L’acqua serve anche a idratare i cibi da mangiare, prodotti liofilizzati in busta, e gli integratori di qualsiasi tipo. Io parto dall’Italia giovedì 20 aprile, mentre il 21 ci uniremo al camp nel deserto, in cui ci verrà consegnato il roadbook e la nostra attrezzatura verrà sottoposta a controlli. Dalla colazione del 23 mattina, entreremo in autonomia totale e partirà la gara, che finirà poi il 29».