SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Comune di San Benedetto del Tronto.

In merito agli articoli di stampa su presunti disservizi verificatisi nel cimitero comunale, si fa osservare che il cedimenti del terreno verificatisi in seguito alle copiose piogge dei giorni scorsi hanno interessato un campo dove le inumazioni sono avvenute in tempi recenti ed è tuttora utilizzato. E’ assolutamente naturale che la terra appena smossa sia soggetta ad assestamento, a maggior ragione dopo piogge insistenti, ed è previsto che, almeno nei primi mesi successivi all’inumazione, gli addetti provvedano alla sistemazione dei tumuli tanto che si consiglia di non collocare durante questo periodo monumenti funebri permanenti o altri oggetti che potrebbero risultare danneggiati da questi fenomeni che, si ripete, sono assolutamente naturali.

Quanto alla estumulazione delle le salme sepolte nel campo 6, l’operazione è stata avviata dopo la scadenza del periodo ordinario di permanenza (oltre 10 anni di inumazione). Il Comune ha inviato una raccomandata il 15 febbraio 2023 a tutti i titolari di concessione delle sepolture in questione con richiesta di contattare gli uffici entro il 24 marzo per concordare la sistemazione dei resti mortali. Con ordinanza n. 3 del 21 marzo, il Sindaco ha quindi disposto l’avvio delle operazioni di esumazione dall’11 aprile 2023.

Il 13 aprile è stato pubblicato all’Albo pretorio l’avviso di inizio delle operazioni di esumazione delle salme con l’elenco delle sepolture per le quali non si è avuto riscontro da parte dei familiari della comunicazione inviata. Nell’avviso si legge che “presso il civico cimitero, a decorrere dalla data del 17 aprile 2023 e per i giorni successivi secondo il calendario indicato nell’allegato elenco, avverrà l’esumazione delle salme come identificate nello stesso documento, inumate al campo n. 6, per le quali le ricerche finalizzate alla individuazione dei parenti dei defunti al fine della comunicazione delle disposizioni di esumazione e per avere indicazioni circa la destinazione dei resti mortali dei propri congiunti non hanno avuto esito”.

Da tutto ciò si evince come la procedura di legge sia stata eseguita in modo assolutamente corretto e siano stati esperiti i tentativi volti a raggiungere i familiari dei defunti per informarli dell’avvio delle operazioni.