SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima di iniziare ci tengo personalmente a spendere un pensiero per la nostra cara e amata Samb: un augurio alla nostra squadra, al nostro primo amore, ai nostri tifosi e a tutti i cittadini di San Benedetto del Tronto.

Con la speranza che questo Centenario ci aiuti a riflettere, a ripensare a tutti quei momenti di gloria vissuti e ai tempi più bui e tragici: la Sambenedettese, come già ribadito spesso e volentieri, è un INTERESSE PUBBLICO e deve essere tutelato da chi di dovere. In particolare dalla società che attualmente detiene la proprietà della squadra e dall’Amministrazione Comunale che fino ad oggi non si sono rivelati all’altezza del grande nome della Sambenedettese.

Per poter scrivere il nostro futuro calcistico è necessario preservare la storia, i simboli e tener vivo il ricordo di generazione in generazioni ma allo stesso tempo sarebbe opportuno programmare, crescere con gli anni e arrivare in categorie superiori.

Tutto questo si può fare? Lo dico con totale sicurezza e schiettezza: assolutamente sì. Perché? È semplice. La passione e l’attaccamento alla maglia che c’è qui a San Benedetto non c’è da nessuna altra parte e le opportunità si creano con la collaborazione di tutti con l’obiettivo di trovare un punto comune.

Purtroppo dai fatti che si sono verificati fino ad oggi questa collaborazione non c’è e di questo passo non ci sarà mai perché ognuno pensa ai propri interessi. Dispiace dirlo ma non c’è unione sotto questo punto di vista e anche l’ultimo Consiglio Comunale ne è la testimonianza.

Con questo chiudo, buon Centenario a tutti e a chi ha veramente i colori rossoblu nel cuore a prescindere da tutto. La passione continua…