PORTO SANT’ELPIDIO – I Carabinieri localizzano e arrestano un latitante in Austria. Era sfuggito alla cattura cambiando identità e trovando rifugio prima in Spagna e poi in Albania. Sarà estradato. Segue la nota:

«Nei giorni scorsi, i militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, dopo una minuziosa attività informativa e investigativa sono riusciti a rintracciare e a far arrestare in Austria, a Vienna, un albanese classe ‘83, in passato domiciliato a Porto Sant’Elpidio, pregiudicato per vari reati riguardanti lo spaccio di stupefacenti. L’uomo si era sottratto alla cattura nel dicembre dell’anno 2015. L’attenta attività informativa e investigativa dei Carabinieri ha permesso di accertare che l’uomo aveva cambiato identità procurandosi anche dei documenti falsi e trovando ospitalità prima in Spagna (nella città di Granada, da dove si è poi scoperto aver viaggiato più volte anche verso il suo paese d’origine, l’Albania) e poi in Albania. In particolare negli ultimi tempi, l’uomo aveva effettuato degli spostamenti anche in Austria, infatti le accurate attività di indagine hanno consentito di localizzare in maniera esatta i luoghi ove lo stesso si spostava all’estero. Pertanto, approvando le risultanze investigative raccolte, la competente Procura della Repubblica del Tribunale di Firenze, emetteva un mandato d’arresto europeo che consentiva ai militari Fermani di pianificare dei servizi e allertare la polizia di frontiera austriaca, in quanto l’uomo aveva prenotato un volo per Vienna, dove effettivamente atterrava, venendo bloccato e arrestato all’atto dello sbarco. Lo spacciatore è stato assicurato alla locale Autorità Giudiziaria austriaca in attesa della sua estradizione in Italia per scontare la pena inflittagli (dovrà scontare infatti la pena residua di anni 3 (tre), mesi 2 (due) e giorni 13 (tredici) di reclusione poiché colpevole di produzione, vendita e acquisto illecito di stupefacenti in concorso). Tutte le fasi di localizzazione e cattura sono state curate grazie alla preziosa collaborazione fornita dagli uffici di collegamento italiani operanti in Albania ed il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale con sede a Roma».