L’artista Saverio Magno presenta la teoria della “Nuova Visione Spaziale”. 

«La mostra interattiva propone concettualmente la rappresentazione Tridimensionale sulla superficie piana dell’Opera d’arte e la visione in 3D che elabora in nostro cervello in funzione della visione binoculare percettiva dell’essere umano. Partendo dalle avanguardie del Novecento con: il movimento Cubista di Picasso, il Neoplasticismo di Mondrian e lo Spazialismo di Fontana, analizzo e sintetizzo il concetto della visione Tridimensionale sulla superficie piana dell’Opera d’arte, teorizzando la “Nuova Visione Spaziale” che, in riferimento ai tre grandi Maestri del 900, rappresento esclusivamente due punti di vista (in collegamento al Cubismo), le superfici piane (in riferimento al Neoplasticismo) e lo spazio (in riferimento allo Spazialismo).
Con la teoria della “Nuova Visione Spaziale”, applicata per la realizzazione delle Opere d’Arte, analizzo e rappresento, tramite le opere presenti nelle installazioni, il concetto astronomico della parallasse stellare e calcolo i vari spostamenti apparenti delle corde e delle superfici poste a diverse profondità nella struttura per rappresentarle con la visione binoculare sul piano della superficie della tela posta a una certa distanza dall’osservatore, concettualizzando la visione Tridimensionale».

«Successivamente» – continua l’artista – «con le opere che riproducono singolarmente i due punti di vista delle corde e superfici nello spazio, con l’ausilio di un filtro antiparallasse, si arriva alla visione reale del 3D dell’Opera d’Arte, per simulare come il nostro cervello percepisce lo spazio in funzione della doppia visione percettiva dell’Uomo che proietta gli oggetti in due punti differenti nello spazio.

La prima presentazione ufficiale, sulla Nuova Visione Spaziale, è stata effettuata per la Salmoiraghi & Viganò; successivamente, presentata su Sky – Canale Italia e presso la Fondazione Varrone di Rieti, dalla Prof.ssa Giulia Sillato; presso il Palazzo delle Culture del Comune di Cossignano, il Palazzo Raffaello e la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto a cura di Giuseppe Bacci.

http://www.saveriomagno.it/mostra_interattiva.html

Chi è Saverio Magno, il teorico de “La Nuova Visione Spaziale”

«Coltiva l’arte dal 1977. La sua formazione artistica ha seguito un organico processo evolutivo in assoluta sinergia con tutte le forme dell’Arte.
Nel 1987 esegue studi di: disegno anatomico, studi delle teorie di Chevreul per l’uso del colore, studi di prospettiva e studi personali sulla visione tridimensionale, teorizzando la “Tridimensionalità Binoculare”, introducendo nel panorama della storia dell’arte contemporanea una “Nuova Visione Spaziale”, relativa non all’oggetto rappresentabile, bensì allo spazio in cui esso è rappresentato.
Vince per riconosciuti meriti artistici, tra altri importanti premi: nel 1990 la Medaglia d’Argento “Pico della Mirandola”; nel 1991 la medaglia del Presidente della Repubblica, allora Francesco Cossiga; nel 1999 il 1° premio Truentum di Martinsicuro e il 1° premio al Concorso grafico pittorico “Imago Christi” indetto dal Comune di Arquata del Tronto (AP) in occasione del Giubileo 2000.
Alla sua attività artistica viene dato ampio rilievo nel catalogo: Immagine e Struttura, a cura di Paolo Levi, presentando 20 nuovi artisti all’attenzione del pubblico (ed. Giorgio Mondadori); nel volume Il Metaformismo a cura di Giulia Sillato (Ed.Giorgio Mondadori); nel volume L’Arte e il Tempo – Città Expo 2015, a cura di Giulia Sillato e Giammarco Puntelli (Mondadori); nel Catalogo Arte Contemporanea Italiana – FENICE 2000, con la consulenza di Luciano Caramel; e nel Catalogo D’Arte Moderna – CAM nr. 47, 48 , 49, 50, 51 e 52, Mondadori.
Su patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali partecipa alle Rassegne d’Arte Astratta – Informale, nell’ambito del progetto (L’Arte Contemporanea nelle Antiche Dimore) a cura di Giulia Sillato presso: “Fortezza” di Peschiera del Garda (Vr); “Museo Civico Sant’Agostino”, Crema; Fondazione Varrone “Palazzo Potenziani”, Rieti”; “Museo dell’Arte e della Scienza”, Milano; “Palazzo Ducale” – Sale del Castellare, Urbino; “Fondazione Museo Luciana Matalon”, Milano; “Museo Mu.MA” di Genova; “Palazzo della Gran Guardia”, Verona; “Palazzo Isimbaldi”, Milano; “Palazzo Castellani di Sermeti”, Verona; “Chiostro del Bramante”, Roma; “Palazzo Ducale”, Sabbioneta (MN), il tutto corredate con pubblicazioni della: Electa, Mazzotta e Mondadori».