SAN BENEDETTO – Nuove emozioni al pub Medoc di San Benedetto del Tronto, dove, domenica 12 marzo, si è svolto il sesto appuntamento di In Art Winter, la rassegna letteraria e musicale a cura dell’associazione Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, che quest’anno si articola in “In Art in Teatro” e “In Art Winter”. L’incontro, dal titolo “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, ha visto protagonisti il poeta Claudio Damiani, che ha presentato il suo ultimo libro “Prima di nascere”, e Stefania D’Ambrosio che, accompagnata al pianoforte da Michele Micarelli e al basso da Roberto Pascucci, inaspettata e graditissima sorpresa della serata, si è esibita nel concerto “Immaginaria”. Le letture sono state a cura di Marina Benedetto e di Laura Margherita Di Marco; ha moderato la serata il professor Giuseppe Gennari.

“Il titolo del libro deriva da un pensiero che avevo sin da bambino – ha spiegato Damiani. “Il bambino, infatti, nasce in un mondo che esisteva già prima di lui e si chiede dove stava prima di nascere “. E l’autore sembra rispondere a questo interrogativo, in particolare in una sua poesia che termina proprio con le parole: “non è vero che prima di nascere non c’eri”. Alla base di questa silloge, ha chiarito sempre Damiani, c’è anche il pensiero filosofico di Emanuele Severino, cui lui si è molto interessato soprattutto durante la stesura di queste poesie: “Emanuele Severino sosteneva che l’uomo contemporaneo è come un trapezista sospeso tra un trapezio e l’altro: il trapezio rappresenta la verità, la fede, le ideologie, ma noi non abbiamo ancora afferrato l’altro”. E a proposito della tecnica e dell’arte, sempre facendo riferimento a Severino, che paventava il nostro eccessivo attaccamento alla tecnica, da lui definita “una maniglia scivolosa”, Damiani ha sottolineato: ”La tecnica non è qualcosa di artificiale, ma è un’evoluzione della natura, è qualcosa di naturale. L’arte, invece, è la coscienza e la rappresentazione del nostro essere tragico, del nostro essere destinati al sacrificio”.

Tanti i temi, dunque, che si intrecciano nella poesia di Damiani, che spesso si realizza attraverso un dialogo con se stesso o con gli altri: la speranza, la libertà di pensare e di non pensare, il mistero che circonda la vita, l’immortalità della musica, il dolore, l’amore, l’individualità e, soprattutto, l’ineluttabilità della vita e della morte: “siamo la nostra nascita e la nostra morte”. Perché forse, sembra suggerire Damiani, siamo stati noi, a un certo punto, a scegliere di vivere, dopo essere rimasti per milioni di anni dentro gli alberi, nascosti in mezzo alla natura. Come ha giustamente osservato il professor Gennari, la poesia di Damiani, da lui definito “un poeta dell’impalpabile”, rivela “una grande originalità di pensiero e una capacità dialogante”, oltre a essere “una poesia accessibile a tutti nonostante riesca a cogliere gli aspetti meno evidenti”. L’attrice e actor coach Marina Benedetto, insieme all’autore, ha catturato il pubblico con l’emozionante lettura di alcune poesie tratte dalla raccolta. Acuti, brillanti e coinvolgenti gli interventi del professor Giuseppe Gennari, che ha moderato la serata.

A seguire “Immaginaria”, il concerto di Stefania D’Ambrosio interprete raffinata che, con la sua splendida voce, ha reso omaggio a grandi cantautori italiani tra cui Franco Battiato, Paolo Conte, Gianmaria Testa, Luigi Tenco, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Ivan Graziani e Umberto Bindi, di cui la D’Ambrosio è stata corista e amica ed è considerata l’erede artistica. Insieme a lei, Michele Micarelli al pianoforte e Roberto Pascucci al basso hanno accompagnato il pubblico di In Art in un meraviglioso viaggio nel tempo, in cui l’artista ha saputo regalare le più grandi emozioni ed è riuscita a ricreare atmosfere suggestive e indimenticabili. Letture di poesie di Fernando Pessoa e di Annalisa Frontalini e di alcuni versi scritti dalla stessa Stefania D’Ambrosio, magnificamente interpretate dall’attrice Laura Margherita Di Marco, hanno arricchito il concerto, che ha incantato il numeroso e partecipe pubblico presente.

Il prossimo appuntamento di In Art Winter, dal titolo “Fragile“, è per domenica 19 marzo, alle ore 18,30, presso il pub Medoc di San Benedetto del Tronto, dove saranno ospiti Alberto Gaino, che presenterà il libro “Il manicomio dei bambini” (ed. gruppo Abele), e Massimo Donno (voce e chitarra) che, insieme a Eleonora Pascarelli ( voce e synth ) e Emanuele Coluccia ( fiati ), si esibirà nel concerto “Lontano“.