GROTTAMMARE – Cantiere in chiusura quello del recupero e risanamento edilizio della storica cappellina del cimitero cittadino. Le opere sono state realizzate su progetto dell’architetto Carminio Spinucci validato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici. La costruzione, infatti, risale al 1875 ed è un elemento di pregio della parte antica del camposanto.
In ultimazione, anche la realizzazione di 20 nuovi loculi nell’area nord ovest. La struttura si basa su uno scheletro composto da moduli prefabbricati in acciaio con gusci in vetroresina. A giorni inizierà la posa del rivestimento in marmo. L’opera nasce per sopperire alla carenza di loculi, nell’attesa della realizzazione del blocco “C” da 240 posti. Valore dell’intervento 51mila euro.

Il risanamento edilizio della cappella cimiteriale è iniziato nel corso del 2022, dopo l’autorizzazione ottenuta dalla Soprintendenza all’esecuzione delle opere, contenute nel progetto definitivo-esecutivo approvato a fine ottobre 2021 e affidate all’impresa Costruzioni Travaglini di Offida alla fine dello stesso anno. Sono in corso le procedure per l’ottenimento delle certificazioni di fine lavori e chiudere ufficialmente il cantiere. L’opera ha comportato una spesa complessiva di 47.904,82 euro, sostenuta con fondi comunali.

“Dopo tanto tempo, la chiesa del cimitero può tornare a fare parte del patrimonio fruibile della nostra città – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Manolo Olivieri -. Una costruzione di pregio, che fa parte della storia della nostra città. In futuro, essa potrà essere lo spazio ideale per la Casa del Saluto”.

Dalla relazione tecnica dell’architetto Carminio Spinucci, alcune note storiche: “La costruzione del cimitero di Grottammare è seguita all’editto di Saint-Cloud, il Decreto imperiale sulle sepolture emanato da Napoleone nel 1804. L’editto stabiliva che le tombe fossero poste al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati, e che fossero tutte uguali per le persone comuni, mentre per i defunti illustri c’era una commissione di magistrati che decideva se far scolpire un epitaffio sulla tomba. L’editto fu esteso al Regno d’Italia nel 1806. Nella mappa del Catasto Gregoriano di Grottammare del 1 giugno 1815, si nota già il perimetro che occupava il cimitero. Era un recinto in muratura. Il terreno dove fu costruito faceva parte di una particella catastale più grande, di proprietà dei signori Massi Lucantonio, Saverio e Vincenza fratelli e figli di fu Giacomo, i quali avevano comprato nel 1807 tutte le proprietà del Vescovo Bacher. Dopo la caduta di Napoleone, il cimitero di Grottammare rimase abbandonato per alcuni anni fino a che, nel 1865, con le leggi sanitarie i Comuni furono obbligati a costruire un cimitero. Le autorità di Grottammare, per lo scopo, riattivarono il precedente recinto cimiteriale. La cappella o chiesa è stata costruita nel 1875”.