SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande partecipazione e coinvolgimento martedì 7 marzo, al teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, per il secondo appuntamento di In Art in Teatro, la rassegna letteraria e musicale a cura dell’associazione culturale Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, che quest’anno si articola in due sezioni: “In Art in Teatro” e “In Art Winter”. La serata, dal titolo “La profonda leggerezza dei visionari”, ha visto ospiti l’imprenditore e scrittore toscano Simone Terreni, che ha parlato del suo ultimo libro “50 menti visionarie. Le persone geniali che ci hanno condotto all’era digitale” e il cantautore Federico Sirianni che, accompagnato dai musicisti “originali” del Teatro Canzone di Giorgio GaberGianni Martini e Claudio De Mattei, si è esibito nel recital “20 anni senza il signor G”, patrocinato dalla Fondazione Giorgio Gaber. Ha dialogato con gli ospiti il magistrato e poeta Ettore Picardi.

I veri geni della storia, ha spiegato Terreni citando, tra gli esempi più eclatanti, quello di Leonardo Da Vinci e di Steve Jobs, non sono stati coloro che hanno realizzato concretamente grandi cose, ma coloro che hanno ispirato gli altri, aprendo la strada, con i loro studi e le loro menti illuminate, ai grandi cambiamenti avvenuti nella storia dell’umanità: ” Persone che hanno letto molti libri e hanno fatto dello studio una costante della loro vita, non accettando il pensiero precostituito e mettendo in discussione lo status quo”. Inoltre, ha ricordato l’imprenditore, che nel suo libro ha raccontato le storie dei 50 personaggi più importanti che ci hanno condotto all’era digitale, la vera storia non l’hanno fatta gli eventi politici, ma quelli tecnologici: “una minima innovazione tecnologica genera una nuova cultura e spesso la tecnologia arriva prima, ha un maggiore impatto sulle nostre vite e condiziona la storia dei grandi eventi “. E Ipazia, la prima scienziata donna della storia, morta lapidata ad Alessandria D’Egitto, Leonardo Da Vinci, con il suo sogno di poter volare, Guglielmo Marconi, autore della prima trasmissione transoceanica, Hedy Lamarr, l’attrice che brevettò un sistema crittografico per la codifica di informazioni su frequenze radio, e Steve Jobs, che ci ha insegnato l’importanza dell’uso interdisciplinare della tecnologia, per citare le cinque storie che Terreni ha scelto di raccontare sul palco del Concordia, la storia l’hanno veramente cambiata proprio grazie alle loro coraggiose intuizioni, consegnando ai posteri un’eredità rivoluzionaria e inestimabile.

Rivoluzionario, anticonformista, fuori dagli schemi e dalle regole precostituite è stato anche il grande artista Giorgio Gaber, cui Federico Sirianni, insieme ai musicisti “originali” del Teatro Canzone di GaberGianni Martini alla chitarra e Claudio De Mattei al basso, ha dedicato un coinvolgente ed emozionante omaggio attraverso un recital che ha ripercorso la carriera del grande cantautore. A venti anni dalla sua scomparsa, il primo gennaio del 2003, Sirianni ha riproposto, con grande rispetto, fedeltà e bravura, non solo una parte della vasta produzione musicale di Gaber, straordinariamente ironica, irriverente, contro corrente e densa di significati, ma anche il pensiero che ne è alla base e di cui le sue canzoni sono il progressista, sincero e illuminato manifesto. Un concerto in cui i momenti di recitazione e di riflessione si sono alternati a quelli musicali, come era solito fare il “Signor G” nei suoi spettacoli dove, in ogni caso, le parole, scelte, soppesate, studiate e mai casuali, sono sempre state veicolo di messaggi di alto spessore sociale e culturale, oltre che lo specchio di una personalità poliedrica e innovatrice che Sirianni è riuscito mirabilmente a ricreare.

Il prossimo appuntamento, dal titolo “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, sarà con In Art Winter, domenica 12 marzo, al pub Medoc di San Benedetto, dove il poeta Claudio Damiani presenterà il libro “Prima di nascere” (Fazi ed.) e Stefania D’Ambrosio, accompagnata da Michele Micarelli al pianoforte, si esibirà nel concerto “Immaginaria”.