SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande interesse e partecipazione domenica 26 febbraio al pub Medoc di San Benedetto per il quinto appuntamento di In Art Winter dal titolo “Altri ritmi”, dove il giornalista, scrittore e critico cinematografico Giovanni Bogani e il batterista, compositore e scrittore Francesco Cusa hanno conquistato il pubblico con i loro racconti e le loro riflessioni in bilico tra narrazione, poesia e musica. Ha dialogato con gli ospiti la sceneggiatrice e scrittrice Gisella Orsini; è intervenuta, inoltre, l’editrice e poetessa Valeria Di Felice, che ha pubblicato la silloge poetica di Francesco Cusa dal titolo “Nei dintorni della civiltà” (collana “Note di rinascenza”, 2020), a metà tra la ballata e l’impegno civile.

Il libro presentato da Giovanni Bogani, dal titolo “Altri attimi”, è nato dopo l’uscita di “Ancora un attimo, per favore”, in cui l’autore racconta sua madre dopo la scomparsa nel 2015 e di cui “Altri attimi” è la naturale continuazione. “Questo libro raccoglie pensieri, appunti e ricordi che parlano sia di mia madre che di me stesso – ha spiegato l’autore. Un libro attraverso cui Bogani sente la necessità di porre alla madre domande che non le aveva mai fatto quando era in vita e in cui si abbandona a “riflessioni esistenziali” attraverso il racconto di episodi della sua vita e del suo rapporto sia con sua madre che con altri affetti importanti: “ È un libro con alti e bassi, proprio come è stata la mia vita”. Ma è anche un libro in cui Bogani rivela il suo amore per la letteratura, il cinema, l’arte e, in generale, per le parole, di cui racconta di aver scoperto l’importanza in prima liceo:” Fu la professoressa d’italiano a spingermi, seppure inconsciamente, verso la letteratura e i libri. Mi ha fatto capire l’importanza delle parole”. Parlando poi di sua nonna ha ricordato: “Grazie a mia nonna, che era una pittrice, ho conosciuto il centro di Firenze e ho vissuto in due mondi, quello della periferia, in cui tutto era sempre uguale, e quello colorato, artistico e sempre nuovo del centro, dove c’erano i monumenti e mia nonna mi portava a vedere le sette chiese”. Un libro, quindi, che difficilmente può essere inquadrato in una precisa categoria e che, attraverso i ricordi più importanti ed intensi che sono, come lui stesso ha affermato, “un modo per tenere con noi cose e persone”, traccia un percorso “fatto di entusiasmi, siano essi persone, famose e non, siano essi parole, come quelle che usava mia madre”.

Nel reading “Drums & Books” Francesco Cusa ha offerto al pubblico di In Art uno spettacolo originale e carico di verve, in cui ha coniugato la sua anima di musicista a quella di autore di racconti, poesie e aforismi, alternando letture di estratti dai suoi libri a intermezzi con la batteria. Una performance accattivante e fuori dagli schemi, in cui l’ironia ha fatto da filo conduttore di un viaggio attraverso ricordi, sentimenti, sensazioni ed esperienze che hanno lasciato il segno nella vita di questo artista poliedrico e istrionico.

Il prossimo appuntamento dal titolo “La profonda leggerezza dei visionari” è con In Art in Teatro, martedì 7 marzo, alle ore 20,45, al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, dove Simone Terreni presenterà il libro “50 Menti visionarie. Le persone geniali che ci hanno condotto all’era digitale” e Federico Sirianni (voce e chitarra), con i musicisti del Teatro Canzone di Giorgio Gaber, Gianni Martini (chitarra) e Claudio De Mattei (basso), si esibirà nel recital dedicato a Giorgio Gaber “20 anni senza il signor G”.