SAN BENEDETTO – Sai è svolto stamattina presso la chiesa Cristo Re di Porto d’Ascoli, il funerale di Harry Shindler, veterano inglese della seconda guerra mondiale, scomparso lunedì scorso. È stata una cerimonia semplice nella quale il parroco don Gian Luca Rosati ha ricordato il patriota anglo-italiano con un’omelia molto interessante e ben ramificata. Alla fine sono intervenuti l’ambasciatore britannico in Italia, Ed Llewellyn, il giornalista di Repubblica Marco Patucchi e suo nipote Luca.
A livello strettamente personale voglio ricordare Harry con un mio breve pensiero. Quando Riviera Oggi aveva la Redazione a Porto d’Ascoli sopra il bar Roxi, mi arrivò una sua lettera piena di apprezzamenti per la nostra linea editoriale e che avrebbe avuto piacere di conoscerci. Dopo aver capito chi era, la cosa mi riempì d’orgoglio e lo invitai. Era 2007.
Fu un incontro molto piacevole. Da quella volta invitava Riviera oggi a qualsiasi sua iniziativa. Ricordo nel 2010 quando radunò presso il ristorante Rustichello tutti gli inglesi residenti nelle Marche accolti con la banda musicale, quando venne a trovarlo Roger Waters al suo 95° compleanno e al suo recente 101°. Entrambe le volte presso lo chalet-ristorante Vesuvio di Porto d’Ascoli. Nel mezzo tante nostre video-interviste, la penultima quando io, Giuseppe Buscemi e Carlo Fazzini siamo andati a casa sua, subito dopo il suo 100° compleanno, 17 luglio 2021.
Tutti gli incontri con Harry mi avevano talmente emozionato che, durante il funerale, ho avuto la forte tentazione di andare sull’altare per ricordarlo con le poche righe che ho appena scritto. Non l’ho fatto per timidezza e perché mi è sembrato fuori luogo, dopo interventi di un parente stretto (il nipote Luca) e di due personaggi come un ambasciatore e un giornalista con il quale Shindler ha scritto e condiviso alcuni libri.
Notata l’assenza del confalone di San Benedetto del Tronto, mentre c’era quello del comune di Ascoli Piceno e una ghirlanda della città di Anzio con la scritta: “La città di Anzio per Harry”
Alcune immagini (foto di Giacomo Lauretti) durante e dopo la cerimonia religiosa
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