SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La World Sporting Academy, società sportiva dalla storia e dal presente gloriosi nella ginnastica artistica, si rivolge alle Autorità per far loro presenti i problemi che affliggono la Società e la Tensostruttura nella quale si allenano gli atleti. «Se continua così la Tensostruttura è destinata a fare una brutta fine, vogliamo rendere pubbliche le nostre problematiche. Le società nostre avversarie hanno strutture all’avanguardia, noi le capacità tecniche» – spiega l’allenatore Jean Carlo Mattoni. Segue il testo della lettera, firmata dalla Presidente Sarah Christel Mattoni:

«Al Sindaco Antonio Spazzafumo, all’Assessore allo Sport Sig.ra Cinzia Campanelli, al Direttore Ufficio Sport dr. Alessandro Amadio.

Dal 2008 sono trascorsi circa quindici anni da quando la Tensostruttura per la ginnastica artistica è stata inaugurata e purtroppo affidata in gestione all’A.S.D. Agraria Club dalla Giunta Gaspari.

Da anni segnaliamo le problematiche insite alle decisioni “politiche” di allora che, come oggi, non solo recano danno alla struttura realizzata con il denaro dei contribuenti ma altresì alle attrezzature comunali istallate ed ormai usurate e mai fatte in questi 15 anni oggetto di manutenzione da parte dell’ente gestore.

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Per tali ragioni le attrezzature che andrebbero ormai rinnovate non sono del tutto disponibili per allenamenti consoni al livello delle ginnaste sambenedettesi alcune delle quali, come la pedana del corpo libero, risultano pericolose per la loro incolumità: ricordiamo che i grandi attrezzi ogni quadriennio olimpico andrebbero sostituiti per far posto a quelli che verranno utilizzati nei campi gara.

Con la presente salteremo di pari passo gli anni che vanno dal 2008 al 2019, le cui cronache e segnalazione sono agli atti dell’Ufficio Sport comunale e note alla stampa non solo locale ma anche all’estero, al fine di riassumere brevemente quanto è accaduto nel biennio 2020 – 2022 senza perdere di vista questi due mesi del 2023.

IL COVID

Si, il COVID, come molte altre realtà locali e nazionali ha colpito anche la realtà associativa della World Sporting Academy che era in procinto di promuovere una nuova era per lo sport e la ginnastica locale, ossia la realizzazione di un nuovo impianto sportivo.

Di più. Le quarantene, l’isolamento e l’impossibilità per i più piccoli di frequentare i corsi, cosa possibile per i soli atleti di interesse nazionale, hanno ridotto le entrate associative che pur di partecipare ai campionati di Serie A1 GAF e alle varie competizioni regionali e nazionali ha dovuto far ricorso al Credito Sportivo per una cifra pari a 25.000,00 €, debito che abbiamo già iniziato a restituire: ogni anno per l’attività agonistica che va Serie A1 GAF alle competizioni individuali, comprese le trasferte, la World Sporting Academy spende fino e ben oltre i 35.000,00 €.

Per dovizia di particolari risulta necessario dover rammentare che nel frattempo, vista l’usura delle grandi attrezzature, delle tappetature, mai fatte oggetto di manutenzione da parte dei gestori come prevede il capitolato d’appalto all’Art. 18 relativamente agli “Oneri di manutenzione ordinaria”, così come di ogni altro attrezzo presente all’interno della Tensostruttura, la World Sporting Academy ha provveduto ad acquistare attrezzature per un importo pari a circa 40.000,00 €, molte delle quali vengono utilizzate, purtroppo malamente, anche da altri utenti, come da segnalazioni più volte inoltrate senza mai ottenere per altro debita attenzione.

Nonostante ciò, a parte un esiguo contributo pari a poco più di 600,00 €, da parte dell’Amministrazione comunale attualmente in carica, né il Comune e tantomeno il gestore della Tensostruttura ci è venuto assolutamente incontro, anzi l’Ufficio Sport ha preteso il pagamento delle ore mai utilizzate della palestra scolastica “Bice Piacentini”, non tenendo conto delle restrizioni per il COVID, fra l’altro struttura deputata alla disciplina Karate (sport da contatto) assolutamente messa all’indice in quel periodo: anche questa rateizzazione pesa alle casse del sodalizio per un importo complessivo di 6.810,65 €, mentre a differenza le società ospitate presso il palazzetto “Bernardo Speca” hanno avuto il vantaggio di poter pagare solo il 50% del costo orario per l’utilizzo delle palestre o del campo centrale.

In questi due anni di sofferenza economica dovuta alla congiuntura COVID abbiamo continuato comunque a pagare, se pur con qualche ritardo, l’utilizzo della Tensostruttura all’A.S.D. Agraria Club, società questa che per la gestione delle palestre del Centro Sportivo Sabatino D’Angelo non è tenuto a pagare le utenze e che riscuote un congruo contributo dall’Ente comunale, nonostante le molteplici inadempienza che, in un ambiente serio e scevro da qualsiasi condizionamento opportunistico e politico, avrebbe già da tempo preso in seria considerazione quanto da noi affermato da più da 15 anni:

STACCARE E PROMUOVERE UN BANDO GARA PER LA TENSOSTRUTTURA PER LA GINNASTICA ARTISTICA, AFFINCHE’ POSSA ESSERE GESTITA DA UNA SOCIETA’ COMPETENTE DEL SETTORE.

Vessati e minacciati più volte da questa società di calcio riportiamo alla Vostra attenzione quanto già segnalato al Sindaco, Sig. Antonio Spazzafumo, all’Assessore allo Sport, Sig.ra Cinzia Campanelli, al Direttore Ufficio Sport, dr. Alessandro Amadio, e a quanti per opportuna e necessaria conoscenza che:

1) Dal 2009 l’A.S.D. Agraria Club non effettua la regolare manutenzione delle attrezzature collocate all’interno della Tensostruttura, cosa questa effettuata da noi continuamente al fine di salvaguardare quanto appartiene alla Città di San Benedetto del Tronto e di nostra proprietà;

2)  Nel 2022 abbiamo dovuto rinunciare alla seconda prova di Serie A1 GAF che ha avuto luogo a Torino per mancanza del riscaldamento nel periodo invernale fino al 12 dicembre dello stesso anno;

3)  Dopo anni di disservizio in merito alle pulizie, solo da un paio di mesi circa, una volta alla settimana viene una ditta, cosa questa insufficiente per avere un minimo di decoro ed igiene all’interno degli spazi della Tensostruttura, a dimostrazione del totale disinteresse per gli utenti che frequentano l’impianto sportivo;

4)  Dallo scorso anno nelle ore serali 7 fari su un totale di 13, collocati all’interno della Tensostruttura, non funzionano con grave rischio per le atlete ed i ginnasti che si allenano quasi al buio;

5)  In questi 15 anni l’A.S.D. Agraria Club non ha mai provveduto ad acquistare attrezzi (tappeti, parallele asimmetriche, tavole pedana facilitante, gabbia con elastici, ecc.) per sostituire quelli ormai obsoleti o i materiali di consumo come staggi, magnesia, carta igienica e quant’altro, cosa fatta regolarmente da noi per un costo totale di ben oltre 40.000,00 € (solo uno staggio costa più di 1000,00 €);

6)  L’A.S.D. Agraria Club di fatto non custodisce la Tensostruttura con cura e diligenza tant’è che chiunque può accedervi liberamente arrecando danni agli attrezzi e ai luoghi poiché la struttura risulta aperta a chicchessia durante i giorni feriali che quelli festivi.

7)  Il telo del trampolino elastico è ormai consunto e pieno di aperture così come la pedana del corpo libero è rotta da anni e per quanto segnalato, documentato fotograficamente e richiesto, nessuno ha provveduto alla loro sostituzione;

8)  Di essere finalmente autorizzati a collocare all’interno della Tensostruttura le attrezzature di pesistica di nostra proprietà ed attualmente in uso al Circolo Maggioni Tennis a causa del diniego da parte dell’allora Dirigente Settore Sport, dr.ssa Renata Brancadori, poiché utili ed indispensabili per la preparazione fisica delle atlete e ginnasti sambenedettesi.

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

Da tempo abbiamo richiesto un incontro con l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto non solo per parlare della necessaria sostituzione delle proprie attrezzature ormai usurate e sul futuro della Tensotruttura, ma a quanto pare nessuno ci convoca, mentre nel frattempo tutto volge allo sfascio, tranne quanto proviamo a tutelare e a salvaguardare.

Crediamo che questo non sia il modo migliore di servire la Città e lo Sport poiché se realizzare un impianto sportivo efficiente ha un costo rilevante (e noi speriamo ancora che questo sogno possa realizzarsi), molto più alte risulteranno le spese per restituire quanto già costruito e di fatto affidato a delle realtà mediante scelte politiche errate, spesso dettate da personali rancori (Giovanni Gaspari), e lasciato alla mercé di chi non solo non ha alcuna competenza ed interesse diretto, ma non presenta, perché incapace, alcuna progettualità e prospettiva di crescita futura e pertanto destinato all’incuria e alla sua fine».

IL PRESIDENTE

Sarah Christel Mattoni