SAN BENEDETTTO DEL TRONTO – Riportiamo un comunicato giunto in redazione da Mario Neroni, ex coordinatore infermieristico del Madonna del Soccorso.
Il consiglio comunale del 28/12/2022 ha votato la delibera che indica il sito dove dovrebbe essere realizzato il nuovo ospedale.
Scelta demenziale è stata definita da qualche consigliere comunale, sono completamente d’accordo.
In nessuna parte del mondo, nel ventunesimo secolo, è stato progettato o realizzato un novo ospedale in un’area urbana, o nelle adiacenze di aree già abitate.
La cosa più grave riguarda i danni che tale scelta produrrebbe dal punto di vista medico per il futuro.
Qualora si dovesse realizzare il nuovo ospedale, si tratterebbe di una parte del famoso ospedale su due plessi (Ascoli-San Benedetto) descritto molto bene in occasione del consiglio comunale aperto.
Due mezzi ospedali, anzi un ospedale per 2/3 ad Ascoli e per 1/3 a San Benedetto, esattamente come adesso con i malati che vengono spostati quotidianamente per effettuare indagini o procedure presenti in uno dei due.
Questa scelta precluderà definitivamente la possibilità di avere anche nel Piceno (come nelle altre provincie) un nuovo ospedale, veramente di primo livello con tutte le specialità, le tecnologie, i servizi, in un’unica struttura ampia moderna con possibilità di ulteriore sviluppo futuro.
Nelle ultime settimane ho letto spesso che il consigliere Micozzi ha illustrato il progetto del nuovo ospedale. Questo dovrebbe essere realizzato su 4 piani ed avere 14 reparti, non so da quali fonti ha acquisito questi dati, vorrei far presente che attualmente il Madonna del Soccorso e dotato di:
- 13 reparti che operano su 24 ore
- 5 reparti che operano su 12 ore con ricoveri diurni (day hospital o day surgery) ed attività ambulatoriali
- 5 servizi prevalentemente di diagnostica che lavorano 12 ore con pronta disponibilità notturna e festiva.
In tutto 23, più varie attività ambulatoriali di tutti i reparti che non sto ad elencare
Ci vuole spiegare il consigliere Micozzi quali reparti intende tagliare?
Altra cosa che stupisce è il silenzio totale delle organizzazioni sindacali sia a livello locale che provinciale.
Si spera che prima o poi, qualche persona, seria competente ed illuminata prenda in mano questo tema e faccia capire a chi ha l’onere e l’onore di decidere quali danni sta’ facendo a tutto il territorio Piceno ed in particolare a quello della costa. Tuttavia nelle ultime settime ho visto qualche intervista ad alcuni Sindaci (su “Punto. E a capo” di Rivieraoggi webtv. Ndd), forse stanno prendendo coscienza del problema. Questo fa ben sperare.
Intanto si sta perdendo tempo prezioso e i danneggiati sono i malati (quindi tutti noi) di oggi e di domani che hanno ed avranno bisogno di cure ospedaliere efficienti ed efficaci, costretti ad emigrare.
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