SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è riunita  mercoledì 14 dicembre la Commissione Bilancio in  presenza dei vertici di CIIP e ATO5 per chiarimenti in merito al piano per gli investimenti e rincari bollette. L’incontro è stato effettuato su richiesta del consigliere Simone De Vecchis,che chiede delucidazioni in merito.

A rispondere è l’ingegner Colapinto, direttore dell’ ATO:”Con delibera numero 8 dello scorso 17 novembre, l’assemblea dei sindaci dell’ATO ha  approvato l’aggiornamento delle tariffe del quadriennio 2020-2023. Aggiornamento che ha visto l’eccezionalità dell’anno 2022 a causa di una serie di fattori negativi sull’equilibrio economico-finanziario. Si è dovuto ricorrere ad una rettifica della tariffa che prevede per l’annualità 2022 un aumento dell’8,45%, nel 2023 del 7,25%, nel 2024 del 7,3%. L’assemblea ha deciso di rinviare a dopo giugno 2023 il recupero dell’annualità 2022. Verra ricalcolata la tariffa in base a  quelle che sono le proiezioni, soprattutto per gli aumenti dei costi dell’energia elettrica per riattualizzarli, perchè si spera, come da trend delle ultime settimane, ci possa essere una rettifica a ribasso, e si auspica che il recupero del 2022 possa essere minimizzato o addirittura annullato

A pesare sui costi sostenuti da CIIP sono 8 Milioni in più dovuto al Caro Energia, con il conseguente  aumento del costo dei materiali che ragiunge il 30% , oltre alla spesa di 16, 5 milioni sostenuta per far fronte alla crisi idrica.

Sul piano degli investimenti  dal 2022-2027 ci sarà una spesa pari a 234 milioni di Euro,  mentre altri 240 milioni saranno spalmati nel ventennio 2028-2047. La tariffa nei sei anni copre il 33% della spesa, mentre il 29% è coperto da mutui, che saranno recuperati in tariffa in 20 anni, ed il restante 28% da contributi.

Interviene il consigliere Giorgio De Vecchis: “E’ contro logica imputare su una tariffa in un piano venticinquennale, questo comporta in un periodo particolare per i cittadini un aggravio consistente. E’ vero che gli oneri di sistema sono per tutti, ma poi dopo le bollette le paga chi consuma, anche se la notte non gli fornite l’acqua, quindi non gli date un grande servizio in questo momento perchè poi, sono anni che parlate di crisi idrica e non ho capito che nuove captazioni avete fatto; l’acqua dei Sibillini se ci sta, da qualche parte bisogna prenderla, non  possiamo mica continuare ad usare impianti di sollevamento e potabilizzatori”

Risponde il direttore generale del CIIP Giovanni Celani: ” Io sono andato a parlare col Parco dei Sibillini perchè abbiamo individuato dov’è l’acqua, ma la risposta è sempre un no deciso. Per noi che dobbiamo fornire l’acqua è  un dramma. Le chiusure notturne servono per pilotare il sistema, perchè altrimenti ad un certo punto della giornata l’acqua finirebbe.”

“L’ ente Parco ha un modo arbitrario di dire si o no, perchè glielo consente la legge ed in questo noi siamo impotenti” aggiunge il presidente del CIIP Giacinto Alati

Interviene di nuovo De Vecchis: “Noi no invece, perchè possiamo fare un’interrogazione al Ministero per dire di risolvere questi problemi, altrimenti voi rimanete incastrati con l’acqua che non c’è ed i costi lievitano”

Aurora Bottiglieri propone un Consiglio Comunale Aperto per spiegare queste problematiche ai cittadini, il presidente di Commissione Paolo Canducci accoglie la proposta.