SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tanti applausi e larghi consensi al teatro Concordia di San Benedetto del Tronto per “Edipo Re. Una favola nera” di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, andato in scena giovedì 8 dicembre, con replica venerdì 9 dicembre, nell’ambito della stagione teatrale 2022-2023.
Una versione più moderna, per quanto affondi le radici nell’arcaico mito di Edipo, quella proposta da Edoardo Barbone, Ferdinando Bruni, Mauro Lamantia e Valentino Mannias, calatisi con dimestichezza e disinvoltura nei vari personaggi della nota tragedia di Sofocle, cui sono riusciti a dare un’impronta personale e originale.
I costumi di Antonio Marras, realizzati da Ortensia Mazzei e Elena Rossi, e l’ambientazione essenziale e scarna, talvolta quasi macabra, hanno contribuito a ricreare quell’atmosfera di drammaticità insita in una storia che non è solo quella di un uomo messo di fronte al proprio tragico destino, un destino che inevitabilmente deve compiersi, ma quella dell’intera umanità. Raccontata con garbo e lievità, la storia di Edipo, qui riproposta come una sorta di favola, ma senza il lieto fine, come da testo originale, si è dispiegata con naturalezza e intensità sul palco del Concordia catturando l’attenzione degli spettatori, scuotendone gli animi e invitandoli a una riflessione su quello che è il tema centrale di tutta l’opera: quale è il confine tra la colpa dell’uomo e un destino già scritto.
Una versione, dunque, rinnovata del capolavoro classico, in cui il coro viene sostituito da un’unica voce narrante che conduce lo spettatore verso il tragico e noto epilogo finale attraverso un viaggio sia reale che immaginifico che, nel corso nei secoli, ha affascinato scrittori, poeti e artisti di ogni genere, oltre alle platee di tutto il mondo. Una storia solo apparentemente lontana nel tempo, ma, in realtà, assai vicina alla nostra epoca, di cui la nuova messa in scena ha saputo preservare e riproporre l’essenza.
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