Pesca: Verducci (Pd), situazione drammatica, governo intervenga subito. Segue l’intervento del Senatore:

“Sono intervenuto nell’Aula del Senato per esporre l’interrogazione presentata al governo sulla crisi drammatica del settore della pesca, che raccoglie le istanze dei lavoratori e degli imprenditori delle marinerie dell’Adriatico, nata dagli incontri in particolare con i pescatori di San Benedetto del Tronto. Il costo della nafta e delle materie prime ha reso la situazione insostenibile. I pescatori sono costretti a uscire non più di tre volte a settimana, spesso non ci sono i soldi neanche per aggiustare barche e motori. Non ci sono più margini operativi e non c’è più reddito, la flotta si è dimezzata, con ripercussioni negative sull’intera filiera anche dell’acquacoltura e della trasformazione ittica. Chiediamo che l’Esecutivo faccia la sua parte con urgenza, oggi le risposte non state soddisfacenti”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Verducci, intervenuto nell’Aula del Senato.
“E’ necessario – prosegue Verducci – bloccare il prezzo del carburante, rafforzare il credito di imposta, dotare tutti i lavoratori dell’indennità di disoccupazione e aumentare l’indennizzo per il fermo pesca obbligatorio, ridotto a poco più di un’elemosina, appena 17 euro al giorno. Bisogna emanare il decreto ministeriale per sbloccare l’estensione della cassa integrazione del settore della pesca, che abbiamo voluto con forza ed approvato nella legge di bilancio di un anno fa. E poi non bastano più solo interventi emergenziali, ma serve una visione strategica per la pesca italiana, una politica industriale seria per un settore vitale della nostra economia”.