di Laura Valori

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Edipo Re. Una favola nera” di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, in scena al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto giovedì 8 e venerdì 9 dicembre, è un incontro fra tragedia e favola, una favola nera fitta di ambiguità e amara ironia.

La tragedia sembra provenire da un mondo apparentemente lontano dalla nostra realtà, ma che, nel concreto, così distante non è. Rappresenta a pieno la nostra epoca, un periodo di transizione tra un vecchio mondo che si sta dileguando ed un nuovo mondo ancora sconosciuto all’uomo.

È proprio questo che vogliono narrare i due registi, tramite l’ausilio dei costumi di Antonio Marras realizzati da Ortensia Mazzei e Elena Rossi, anche creatrice delle maschere che si vedono in scena, le decorazioni di Tonino Serra, la musica di Giuseppe Marzoli e la performance degli attori Edoardo Barbone, Ferdinando Bruni, Mauro Lamantia e Valentino Mannias.

Un viaggio verso la città di Tebe, città importante per la mitologia greca, città di Edipo. Un viaggio che ha la tendenza di una favola, in cui ritroviamo la figura del principe/bambino che, a seguito dell’abbandono da parte dei propri genitori su di un monte, diventa un coraggioso cavaliere che, uccidendo un mostro, riceve in sposa una splendida regina e la corona da re. Viaggio che, però, termina in tragedia, proprio come afferma l’aggettivo “nera” nel titolo dell’opera.