SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’annuncio di ulteriori aumenti delle tariffe da parte della Ciip ha generato non pochi malcontenti. Comitato cittadino Restyling Grottammare (Gian Filippo Straccia), Città Grande del Piceno (Paolo Virgili), Cambia San Benedetto (Giorgio Mancini), Movimento 5 Stelle (Alessandra Manigrasso) hanno firmato una lettera nella quale evidenziano le mancanze e le incurie del gestore dei servizi idrici.

Gli esponenti fanno notare che l’acquedotto antisismico non è mai stato realizzato, la rete di distribuzione presenta numerose falle, la qualità dell’acqua non è ottimale e i depuratori non sempre risultano funzionanti. In più, molte zone del territorio, subiscono un razionamento notturno dell’acqua.

Insomma, tutte motivazioni che secondo i vari direttivi non giustificano un aumento delle tariffe del 25%.

La responsabilità, secondo i firmatari della lettera, è anche degli amministratori locali: “Di fronte a questa foto impietosa delle realtà, ci troviamo a discutere dell’aumento delle tariffe. Questo sta a dimostrare che l’auspicato cambio di passo non c’è stato. I sindaci, nel silenzio dei rispettivi consigli comunali, hanno approvato l’operato di Ciip Spa, ed hanno rieletto il geometra Alati alla presidenza”.

“Viviamo un momento in cui le famiglie – continuano – sono costrette a subire gli aumenti nei servizi, nell’acquisto  di beni di prima necessità e vedersi aumentare anche le tariffe dell’acqua oggi è particolarmente impopolare. L’acqua deve rimanere pubblica”.