SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tanti applausi e fragorose risate al teatro Concordia di San Benedetto del Tronto per l’esilarante commedia “Il marito invisibile“, scritta e diretta da Edoardo Erba e interpretata dalle bravissime Maria Amelia Monti e Marina Massironi, andata in scena lunedì 14 e martedì 15 novembre, nell’ambito della stagione teatrale organizzata con il sostegno dell’amministrazione comunale, dell’ Amat, di MiC, della Regione Marche e di BiM Tronto.

Una messa in scena divertente e originale quella di “Il marito invisibile” in cui, su un palcoscenico occupato soltanto da due sedie con due tavoli, con sopra due computer, le due protagoniste parlano tra loro come in una video-chat, guardando ciascuna lo schermo del proprio computer, ma il pubblico può vederle da vicino, quindi notare anche le più piccole espressioni dei loro visi, proiettate su due maxi schermi che rappresentano, appunto, gli schermi ingranditi dei loro pc.

Pièce attuale, anzi attualissima, sulla vita relazionale, con riferimenti al periodo difficile del lock down, da cui scaturisce la voglia delle due amiche di vecchia data di risentirsi, anche se a distanza, per raccontarsi le novità. Ma mentre Fiamma ha ben poco da raccontare perché la sua vita scorre ed è sempre scorsa allo stesso modo, con un marito che quasi non la nota e due figli lontani, Lorella ha una grande notizia da rivelare all’amica, perché nella sua vita è entrato un altro uomo, con cui si è addirittura sposata, anche se quest’uomo, un norvegese bello e attraente, ha una “peculiarità”: è invisibile. E se all’inizio Fiamma si mostra scettica nei confronti di questo uomo apparentemente inesistente e, anzi, pensa che Lorella abbia bisogno di farsi curare da un medico, poi ne rimane sorprendentemente sedotta, e non solo da lui, ma persino dalla sua condizione.

Una commedia innovativa sul tema dell’invisibilità, che non è sempre e soltanto quella reale, ma diviene sia condizione metaforica di uno stato in cui molte persone si sentono, trascurate e inosservate da chi le circonda, sia, come in questo caso, motivo di fatale attrazione, perché, in fondo, essere invisibili può avere anche degli aspetti positivi. Così, attraverso questo parallelismo creato sul palco tra realtà reale e realtà virtuale, le due attrici, dando l’ennesima prova della loro straordinaria capacità di raccontare e raccontarsi, di costruire, passo dopo passo, grazie alla propria vis comica, una storia di cui sono gli unici e indiscussi personaggi, riescono a tenere la scena senza una minima sbavatura e a catturare il pubblico dall’inizio alla fine senza alcun cedimento.

Uno spettacolo dal ritmo incalzante che, attraverso cinque scene, che rappresentano cinque diversi momenti temporali della vita delle due donne, conduce lo spettatore verso un epilogo sorprendente, un finale inaspettato che non solo fa sorridere, ma fa anche riflettere sulla nostra condizione esistenziale, spesso piena di delusioni e amarezze e alla costante e disperata ricerca di imprevisti e motivazioni, ma che può  trovare una soluzione estrema e, forse proprio per questo, assai gratificante.